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Bologna si ribella alla guerra, la pace è il suo destino

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04 aprile 2025 – 16:31

Bologna, 4 aprile – La scritta “Ripudi la guerra” sventola fieramente sotto il portico storico dello stadio Renato Dall’Ara, in piazza della Pace, grazie all’iniziativa del Comune di Bologna che ha accolto con entusiasmo l’invito di Emergency a partecipare alla campagna R1PUD1A. Questo è un passo importante nella storia di una città che si è sempre distinta per la sua vocazione alla pace e alla nonviolenza, radici profonde che risalgono al Rinascimento bolognese e alla figura di Erasmo da Rotterdam.La delibera approvata dalla giunta comunale il 18 febbraio scorso è stata un chiaro segnale della volontà di opporsi alle politiche di guerra, un messaggio forte che si colloca all’interno della tradizione bolognese di pensiero critico e innovativo. Non a caso, l’articolo 11 della nostra Costituzione “sull’eccellenza dei diritti umani” rappresenta per noi un riferimento imprescindibile, un principio cardine che deve ispirare le nostre azioni quotidiane.La guerra non è mai stata una risposta efficace alle tensioni tra popoli o Stati. La sua perpetuazione alimenta il circolo vizioso della violenza e dell’odio, creando solamente sofferenze inestimabili e distruzioni irreparabili delle comunità. È quindi essenziale opporsi con fermezza a questa visione, unendoci nella nostra vocazione per la pace e ponendo le nostre azioni al servizio di una cultura che valorizzi il dialogo, la tolleranza e l’accoglienza.La scelta di collocare lo striscione in un luogo così significativo come il portico dello stadio è stata particolarmente accorta. In questo modo, abbiamo voluto sottolineare la centralità della pace nella nostra vita civica e culturale, ricordando ai bolognesi e a quanti visitano la città di quanto sia essenziale questa questione per il nostro futuro comune.Domenica prossima, il Comune si riunirà con quello di Firenze in piazza Nettuno per una manifestazione che sarà l’apice di un lungo cammino per l’Europa. Sarà un momento di riflessione e azione congiunta per affrontare le sfide del presente e immaginare insieme un futuro migliore, in cui la pace sia non solo il sogno di una minoranza ma la realtà condivisa da tutti.Bologna sarà ancora una volta un faro di speranza, l’emblema di una città che crede nel potere della cultura e della politica per costruire un mondo più giusto e pacifico.

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