Un episodio di indisposizione collettiva ha destato preoccupazione questa mattina presso l’Istituto Scolastico Leonardo Da Vinci di Bolzano. Circa quindici studenti della scuola media, al termine dell’attività di educazione fisica, hanno manifestato improvvise avversione agli alimenti, accompagnata da intense contrazioni addominali e tentativi di vomito. La rapidità di risposta dei soccorritori ha permesso di intervenire prontamente, garantendo l’assistenza immediata agli alunni coinvolti e dando avvio a un’indagine volta a chiarire le cause di questo evento inatteso.Fortunatamente, nessuno dei giovani ha richiesto il ricovero ospedaliero, e tutti sono stati assistiti in loco, per poi essere affidati alle cure dei genitori. L’amministrazione comunale ha confermato che il ritorno a casa è avvenuto in sicurezza, senza ulteriori complicazioni.Le prime verifiche hanno escluso un’associazione con il servizio di mensa, escludendo quindi la possibilità di un’intossicazione alimentare derivante dai pasti scolastici. L’attenzione investigativa si è quindi concentrata sulla potenziale contaminazione dell’acqua potabile distribuita all’interno dell’istituto. La correlazione emerge dalla circostanza che la maggior parte degli studenti colpiti aveva recentemente consumato acqua proveniente dai rubinetti della palestra, immediatamente dopo l’impegnativa attività fisica.Al fine di determinare con precisione la natura della potenziale contaminazione, sono stati prelevati campioni d’acqua, che saranno sottoposti ad analisi di laboratorio approfondite. L’attesa dei risultati costituisce un passaggio cruciale per stabilire con certezza l’origine del malessere e per identificare eventuali agenti patogeni presenti.Le autorità sanitarie e le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine congiunta, mirata a ricostruire l’intera sequenza degli eventi e a garantire la tutela della salute e della sicurezza di tutti i membri della comunità scolastica. L’obiettivo primario è quello di accertare con assoluta certezza le cause dell’episodio, implementando, se necessario, misure correttive e preventive per scongiurare il ripetersi di situazioni analoghe, preservando la tranquillità e la serenità dell’ambiente educativo. L’episodio solleva interrogativi importanti sulla gestione della sicurezza idrica nelle scuole e sulla necessità di protocolli di controllo più stringenti.
Bolzano, malori a scuola: indagini sull’acqua potabile.
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