Luciano Bonfiglio assume la presidenza del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), segnando una transizione significativa dopo il ventennio di Giovanni Malagò. La nomina, frutto di un processo elettorivo che ha visto diverse candidature, rappresenta un punto di svolta per il panorama sportivo italiano e apre a nuove prospettive in un’epoca caratterizzata da sfide complesse e opportunità inedite.Bonfiglio, figura di spicco nel panorama giuridico e sportivo, porta con sé una visione che mira a riformare profondamente l’organizzazione e la gestione dello sport italiano. La sua elezione non è semplicemente un cambio di persona al vertice, ma piuttosto l’espressione di un desiderio di cambiamento, di maggiore trasparenza e di un approccio più moderno e inclusivo.Tra le priorità annunciate dal nuovo presidente, emergono la revisione del sistema di governance del CONI, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle federazioni sportive e di promuovere una maggiore partecipazione democratica. Si prefigge inoltre di affrontare la questione della sostenibilità finanziaria del movimento sportivo, proponendo soluzioni innovative per la raccolta di fondi e per la gestione delle risorse, in un contesto economico sempre più incerto.La sfida è duplice: da un lato, garantire il sostegno economico alle discipline sportive, sia quelle di élite che quelle di base; dall’altro, combattere efficacemente il fenomeno del doping e della corruzione, che minano la credibilità e l’integrità dello sport. Bonfiglio ha espresso la volontà di collaborare strettamente con le istituzioni internazionali e con le autorità giudiziarie per contrastare queste piaghe.Un’attenzione particolare sarà dedicata al sostegno dei giovani atleti e allo sviluppo di progetti di inclusione sociale attraverso lo sport. La promozione di attività sportive per persone con disabilità e per fasce di popolazione svantaggiate rappresenta un elemento chiave della sua visione, consapevole del potenziale dello sport come strumento di coesione sociale e di crescita personale.L’eredità di Malagò è complessa: ha dovuto affrontare crisi economiche, scandali e trasformazioni nel panorama sportivo globale. La sua gestione ha visto anche successi importanti, come la partecipazione a Olimpiadi e Mondiali. La transizione verso la presidenza di Bonfiglio richiede un passaggio di consegne fluido e un confronto costruttivo per garantire la continuità dei programmi e la stabilità del sistema sportivo.Il nuovo presidente dovrà affrontare anche il delicato tema della riforma del sistema universitario e dei rapporti tra sport e scuola, promuovendo una maggiore integrazione tra istruzione e attività fisica. La valorizzazione del ruolo dei tecnici e degli allenatori, spesso marginalizzati, rappresenta un’altra priorità strategica.L’avvento di Bonfiglio al CONI simboleggia un momento di riflessione e di ripartenza per lo sport italiano, un’opportunità per ridefinire il suo ruolo nella società e per affrontare le sfide del futuro con rinnovato entusiasmo e determinazione. La sua presidenza sarà giudicata dalla capacità di realizzare le promesse fatte e di creare un sistema sportivo più equo, trasparente e sostenibile.