Asia e Pacifico si ritira nel verde dopo il fine settimana di entusiasmo sull’accordo Usa-Cina sui dazi, con tutti gli occhi puntati sulla guerra tra Russia e Ucraina, sull’escalation bellica nel Medio Oriente e sulle crescenti tensioni tra India e Pakistan. Tokyo si arrende con lo 0,98%, Taiwan cede solo lo 0,24% mentre Seul risponde allo 0,69%; in controtendenza si muove Sydney (+0,22%). A chiusura Hong Kong (-0,88%), Shanghai (-0,54%) e Mumbai (-0,23%) hanno ceduto; Singapore è salita del +0,37%.Europa e Wall Street hanno i future in rosso dopo il Pil britannico superiore alle stime. Francia si attende l’inflazione di aprile mentre l’Eurozona diffonde dati macroeconomici: Pil e produzione industriale di marzo. Dagli Usa arriva la richiesta di sussidi unita ad altri indicatori: indice manifatturiero dello stato di New York, indici Fed di Filadelfia e le vendite al dettaglio di aprile.Il dollaro scivola a 0,89 euro, 145,71 yen e 0,75 sterline mentre il greggio perde il 2,34% (61,67 dollari al barile); oro -2,7% (3147,36 dollari l’oncia). In rialzo è il gas naturale del +0,88% (35,32 euro al MWh). Il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi si allunga a 101,5 punti con il rendimento annuo italiano in calo di 0,9 punti (3,69%) mentre quello tedesco cede l’1,2% (2,68%).Tokyo non regge con Honda (-3,9%), Toyota (-3,36%) e Suzuki (-2,98%). Ancor più pesanti sono le cadute dei produttori di semiconduttori Screen Holdings (-3,49%) e Disco Corporation (-3,24%); Nomura (-2,88%) e Sumitomo Mitsui (-3,17%) in campo bancario si ritrovano sotto pressione.