La borsa europea continua a mostrare segnali di ottimismo nonostante le incertezze che persistono in merito alle decisioni di Donald Trump sui dazi. La prospettiva del mercato resta legata alla Fed e alla dichiarazione di Jerome Powell sulle prospettive future, con grande attenzione al possibile aumento della produzione di petrolio da parte dell’Opec+, che ha portato a un calo significativo dei prezzi energetici. Questa decisione si è riflessa sull’indice Stoxx 600, che nonostante l’iniziale trend positivo, mostra una piccola flessione del -0,05%.Alcuni mercati nazionali dimostrano un trend più chiaro. Ad esempio, il Mercato di Francoforte si è posizionato in rialzo del 0,5%, seguito da Madrid (+0,2%) e Milano (+0,1%). D’altra parte sono rimasti stabili con un leggero crollo Parigi (-0,7%) e Amsterdam (-0,3%), mentre Bucarest si è ritirato a -1,6% dopo il ballottaggio per le presidenziali.Le principali linee di mercato hanno visto una lieve flessione dovuta principalmente all’energia, con un calo del 0,4%, seguito dal petrolio che ha subito un netto crollo a causa dell’aumento della produzione deciso dall’Opec+. Il settore dei lusso è quello più colpito in termini di flessione, con una riduzione del -0,9%.La banche si sono invece posizionate in rialzo con una media positiva di +0,1%, con particolare spicco Ernste Group Bank che ha registrato un incremento esagerato al 7%. Questo aumento è legato all’acquisto delle quote degli asset polacchi da parte della banca.Nel mercato valutario si è assistito ad un indebolimento del dollaro rispetto alle principali valute. L’euro ha raggiunto il valore di 1,1346 sul biglietto verde, con la sterlina e il franco svizzero che hanno fatto altrettanto. I rendimenti dei titoli di Stato sono in lieve calo, mentre lo spread tra Btp e Bund è sceso a 109 punti con un tasso del decennale italiano al 3,60%. L’oro si trova stabile attorno ai $3,312 per oncia.A Piazza Affari ha chiuso negativamente Campari (-1%), ma sono state le banche ad essere in difficoltà con Unicredit e Banco Bpm che hanno registrato una flessione di -0,8% e -0,4%. Il gruppo Intesa si è invece distinto con un aumento del +0,5%, alla vigilia dei conti. Sono salite anche le azioni di Unipol (+1,6%), Amplifon (+1,4%) e Generali (+1,2%).