Borse europee a ribasso dopo crollo USA: dollaro sfiora i 0.88 euro

Le borse europee sono state colpite dal crollo improvviso del PIL statunitense, che si riflette anche sui mercati futures. Il Dow Jones ha chiuso con una flessione del 0,84%, mentre il Nasdaq è sceso di quasi 2%. Tra le principali borse continentali, Madrid ha subito la maggiore svalutazione (-1,81%), seguita da Milano (-1,44%), Francoforte (-0,66%), Parigi (-0,26%) e Londra (-0,13%). Il differenziale tra i titoli di stato decennali tedeschi e italiani ha raggiunto il record di 112,7 punti, con il rendimento annuo dell’Italia in calo del 3% al 3,57%, mentre quello della Germania è sceso di 4,5 punti al 2,45%. La sterlina britannica e la moneta euro sono state rivalutate rispetto al dollaro statunitense, che invece è tornato a sfiorare il livello di 0,88 euro. Il franco svizzero ha raggiunto i 142,81, mentre la sterlina è salita a 0,75.Gli investitori stanno cercando rifugio in asset tradizionalmente sicuri come l’oro, che ha aumentato del 0,98% e raggiunge un prezzo di 3.305,5 dollari per oncia. Diversamente il greggio è crollato dell’1,22% al prezzo di 59,67 dollari al barile. Il mercato del gas naturale ha chiuso con una flessione del -1,75% a 32,49 euro al megawattora.Tra le società quotate in Piazza Affari, Mps ha subito la più pesante svalutazione (-3,57%), seguita da Unicredit (-3,41%), Stm (-3,18%), Banco Bpm (-3,13%), Bper (-2,75%) e Intesa (-2,5%). Le auto sono state colpite anch’esse con la riduzione del -1,7% per Stellantis, mentre Campari (+3,67%) e Inwit (+1,44%) hanno chiuso il giorno in territorio positivo.