Il calcio italiano si trova di fronte a un bivio storico: da un lato il desiderio di giustizia e regolarità, dall’altro il timore della sospensione delle competizioni che potrebbe avere ricadute nefaste sul panorama sportivo nazionale. La decisione della Lega di sospendere i playout a data da destinarsi sembra una misura necessaria per garantire l’integrità del campionato cadetto, tuttavia, esso pone il dito sulla ferita esistente nella gestione delle competizioni calcistiche. La notizia che ha scatenato tale decisione è la conclusa inchiesta sul Brescia, accusata di presunte irregolarità che hanno coinvolto non pochi altri club del campionato: Salernitana, Frosinone e Sampdoria.In un contesto in cui si affaccia il dubbio sulla legittimità di alcune delle partite giocate da questi ultimi tre club durante la stagione, è naturale che la Lega si senta obbligata ad intervenire. Una tale azione però deve essere vista anche come un doveroso tentativo di sanare l’anomalia che sembra aver contraddistinto il corso della competizione in questione e scongiurare un’eventualità ancora più nefasta: la possibile cancellazione delle partite tra i colpiti, evento impensabile per lo sport ma ormai sul tardi orizzonte. La Lega ha optato per una via di mezzo: l’immediata sospensione dei playout, misura che non sembra averne troppi effetti immediati, poiché la vera e propria conclusione delle partite in palio dipenderà dalle ulteriori investigazioni sulla situazione. Tuttavia è chiaro che si tratta di una decisione che coinvolge molti giocatori e tanti fan, per i quali il campionato da poco chiuso è ormai storia finita.Tale presa di posizione della Lega, pur essendo dettata dalla necessità di assicurare la regolarità delle competizioni, pone anche l’interrogativo sulle ricadute che tale sospensione potrebbe avere nel mondo del calcio e sulla stampa sportiva: un nuovo scandalo? Una vicenda poco gradita alla Corte Federale?Si è rischiato il nulla per la passione e impegno dei tifosi, nonostante tutto. I club in lotta per la salvezza dovranno aspettare ancora prima di poter riprendere a giocare tra i loro colori ed emozioni della gara sportiva.