L’analisi del segretario nazionale di Azione, Carlo Calenda, durante un incontro a Perugia, offre una lettura articolata dell’operato amministrativo, delineando un quadro di convergenze e divergenze tra l’azione del Comune e quella della Regione Umbria.
Affiancato dal vicesegretario Ettore Rosato, Calenda ha espresso apprezzamento per l’approccio pragmatico e orientato ai risultati adottato dall’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Vittoria Ferdinandi, un modello che, a suo avviso, garantisce una gestione efficiente e rispondente alle esigenze del territorio.
Tuttavia, la valutazione della performance regionale rivela un’immagine più complessa.
Pur riconoscendo alcuni aspetti positivi, Calenda ha manifestato critiche significative, in particolare riguardo alla gestione dell’addizionale regionale, definendola “un bel casino”, suggerendo una mancanza di chiarezza e una potenziale inefficienza nel processo decisionale.
Questa osservazione solleva interrogativi sulla trasparenza e sull’efficacia delle strategie fiscali regionali, e pone l’accento sulla necessità di un approccio più ponderato e partecipativo.
Un punto di frizione ulteriore riguarda la questione del piano rifiuti e, in particolare, la centralità del termovalorizzatore.
Calenda ha espresso un dissenso marcato, evidenziando una divergenza di visione sulla soluzione più appropriata per la gestione dei rifiuti in Umbria.
La scelta di un termovalorizzatore implica implicazioni ambientali, economiche e sociali complesse, che richiedono un’attenta valutazione e un ampio dibattito pubblico.
L’affermazione di Calenda, temperata dalla cautela di “dare tempo al tempo”, suggerisce una volontà di monitorare l’evoluzione del piano, riservandosi il diritto di esprimere ulteriori valutazioni in futuro.
L’incontro a Perugia, pertanto, non si è limitato a una semplice constatazione dei fatti, ma ha rappresentato un’opportunità per stimolare una riflessione critica sull’operato delle istituzioni, auspicando un miglioramento continuo e un dialogo aperto tra amministratori e cittadini.
La capacità di distinguere tra l’efficacia dell’azione comunale e le criticità riscontrate a livello regionale testimonia la volontà di Azione di offrire un contributo costruttivo al dibattito politico, promuovendo un’amministrazione trasparente, responsabile e attenta alle esigenze del territorio.
La dichiarazione finale di dare tempo al tempo riflette una volontà di pragmatismo e di osservazione attenta, lasciando intendere una disponibilità al confronto e alla revisione delle strategie future.