23 maggio 2025 – 14:57
La Campania si proietta con slancio verso il futuro del turismo, consolidando la propria posizione di eccellenza a livello nazionale. I dati del 2024, con un tasso di occupazione media del 67,7% nelle strutture ricettive – un incremento significativo rispetto al 2023 – testimoniano una stagione di successo, alimentata da una crescente domanda proveniente sia dal mercato interno che internazionale. Le mete più ambite, quali Napoli, Pompei, la Costiera Amalfitana, la Penisola Sorrentina, Capri e il Cilento, hanno accolto oltre 20,5 milioni di visitatori, mantenendo un elevato grado di soddisfazione, in linea con le medie nazionali.Il convegno “Destinazione Turismo – Speciale Campania”, ospitato presso il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, ha rappresentato un’occasione cruciale per istituzioni, operatori e stakeholder, riuniti per analizzare i risultati ottenuti, valutare le attività in corso e delineare le strategie che guideranno lo sviluppo del settore fino al 2026. L’iniziativa, preceduta dalla seconda edizione del convegno dedicato al Piemonte, si è avvalsa di approfondite indagini condotte da Isnart per conto di Unioncamere Campania, fornendo un quadro sociodemografico dettagliato del turista campano.L’associazione Aiav, attraverso la voce del suo delegato regionale Carmine Fragliasso, ha sottolineato il ruolo centrale delle agenzie di viaggio e dei tour operator, evidenziando la necessità di dati affidabili e di una comunicazione diretta con le istituzioni per ottimizzare l’accoglienza turistica. Un’esigenza condivisa, che riflette la crescente consapevolezza dell’importanza di un approccio professionale e orientato ai dati nel settore.L’assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci, ha ribadito l’impegno della regione a superare i semplici numeri, abbracciando una visione di turismo trasformativo, sostenibile e capace di valorizzare anche le aree interne, promuovendo la delocalizzazione e la destagionalizzazione dei flussi. L’obiettivo strategico è di costruire un modello di sviluppo turistico autentico e competitivo, che esalti il patrimonio materiale e immateriale della regione.L’analisi dettagliata del turista campano, basata sui dati raccolti dall’osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di Commercio, rivela un profilo in evoluzione: si tratta prevalentemente di Millennials (43,7% del totale), con un alto livello di istruzione (quasi il 50% di laureati) e un reddito medio-alto (35% dei casi). Questa segmentazione demografica si riflette nei livelli di spesa, significativamente superiori alla media nazionale sia per l’alloggio (84 euro per gli italiani e 100 per gli stranieri, contro medie rispettive di 72 e 80 euro) sia per le altre voci di spesa (133 euro per gli italiani e 166 per gli stranieri, contro medie di 99 e 113 euro).Le motivazioni alla base delle scelte turistiche sono variegate, con una forte attrazione verso la natura (40,9%), il patrimonio culturale (37,9%), il benessere (31,6%) e lo sport (20,7%). Le attività preferite includono escursioni (48%), giornate in spiaggia (42%), partecipazione a eventi (29,6%), visita a musei e siti archeologici (27%) e pratica sportiva (20,5%). L’analisi complessiva suggerisce una tendenza verso un turismo più consapevole, esperienziale e attento alla sostenibilità, che richiede un’offerta sempre più diversificata e personalizzata. La sfida per il futuro sarà quella di intercettare queste nuove esigenze, valorizzando il patrimonio campano in modo innovativo e responsabile.