La quiescenza sismica dei Campi Flegrei, un sonno apparente interrotto da un brusco risveglio. Una nuova sequenza sismica, iniziata nella notte, sta nuovamente scuotendo la complessa area vulcanica e suscitando apprensione tra la popolazione locale. La scossa principale, di magnitudo 3.2, si è manifestata alle ore 5:00, ma è solo l’apice di una serie di eventi che hanno cominciato a verificarsi già dopo l’una.Questo sciame sismico, monitorato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), non è un evento isolato, bensì un’espressione della dinamica complessa e intrinsecamente instabile che caratterizza i Campi Flegrei. La regione, una caldera attiva di origine vulcanica, è soggetta a una continua sovrappressione interna, dovuta all’interazione tra magma, acque sotterranee e rocce circostanti. Questo accumulo di pressione, sebbene in genere gestito in modo graduale, può manifestarsi improvvisamente attraverso fenomeni come bradisismo (lenta deformazione del suolo) e, appunto, sequenze sismiche.La magnitudo 3.2 della scossa principale è percepibile e comprensibilmente fonte di preoccupazione. Tuttavia, è fondamentale contestualizzarla all’interno della storia sismica dei Campi Flegrei, che include eventi di magnitudo significativamente superiore. Eventi passati, come quello del 1980, hanno lasciato un’eredità di consapevolezza e vulnerabilità nella comunità.Le dieci scosse registrate, fino ad ora, sono indicative di un processo in evoluzione. La loro distribuzione spaziale e temporale fornirà agli esperti dati preziosi per comprendere meglio la dinamica attuale e prevedere l’eventuale sviluppo futuro. L’analisi dei dati sismici, unita a monitoraggi geodetici (misurazione delle deformazioni del suolo) e geochimici (analisi dei gas emanati dal sottosuolo), permette di delineare un quadro più chiaro delle forze in gioco.La gestione della crisi sismica richiede un approccio multidisciplinare, che coinvolga non solo gli esperti del settore, ma anche le istituzioni locali e le forze dell’ordine, per garantire la sicurezza della popolazione e la corretta informazione. La comunicazione trasparente e basata su dati scientifici è essenziale per evitare allarmismi ingiustificati e promuovere una cultura della prevenzione e della resilienza. Il monitoraggio costante, l’aggiornamento dei piani di emergenza e l’educazione della popolazione sono elementi chiave per affrontare le sfide poste da un territorio geologicamente attivo come i Campi Flegrei.
Campi Flegrei: nuova scossa, il vulcano si risveglia.
Pubblicato il
