Sulla scorta del codice di autoregolamentazione delle candidature approvato dalla Commissione Antimafia, la cui finalità è quella di garantire una maggiore trasparenza e pulizia nelle liste dei candidati alle elezioni amministrative, sono stati individuati 23 soggetti privi delle qualifiche necessarie a poter figurare tra le liste dei candidati. Questo numero rappresenta un risultato significativo, soprattutto se si considera che in precedenti occasioni i controlli della Commissione parlamentare antimafia erano stati più numerosi, come ad esempio durante la scorsa tornata elettorale.Si precisa che per le elezioni amministrative in corso nella città di Genova non sono stati individuati candidati impresentabili, mentre per quelle che si terranno a Taranto sono state identificate cinque figure che non possiedono le qualifiche necessarie. È utile precisare che anche durante questa tornata elettorale la Commissione parlamentare antimafia ha svolto i controlli sulle liste dei candidati utilizzando gli stessi criteri adottati lo scorso anno.La Commissione parlamentare antimafia, di fatto, non solo si occupa dell’attività di vigilanza ma anche della selezione delle persone che potranno presentarsi alle elezioni. Questo avviene in base alla sua giurisdizione legale e per il mantenimento degli standard di pulizia nella politica italiana.Questa scelta di attuare controlli su tutte le liste dei candidati è dovuta al fine primario di assicurarsi che si proceda con una buona selezione delle persone alle quali affidare l’amministrazione della città, il suo governo e la gestione delle sue infrastrutture. I soggetti identificati sono privi di alcune qualità necessarie per poter partecipare all’elezione. La legge in materia garantisce l’obbligo alle istituzioni coinvolte a dare informazioni accurate sulla situazione dei candidati in modo che i cittadini possano essere altamente informati e, in base al loro giudizio, sostenere il candidato o partito che preferiscono.