Nel cuore del Vibonese, una serrata operazione congiunta ha svelato un quadro preoccupante riguardo al rispetto delle normative in materia di lavoro e sicurezza nei cantieri edili. L’azione, orchestrata dal Nucleo operativo del Gruppo Tutela Lavoro di Napoli, affiancato dal Nucleo Ispettorato del Lavoro (Nil) di Vibo Valentia e dalle stazioni carabinieri di Spilinga, Nicotera Marina e Vibo Marina, ha messo a fuoco una diffusa erosione dei diritti dei lavoratori e una pericolosa compromissione delle misure di prevenzione degli infortuni.L’indagine, protrattasi nel tempo e basata su un’attenta analisi di informazioni preliminari, ha interessato cinque imprese edili, tutte risultate gravate da irregolarità sostanziali. I controlli, minuziosi e approfonditi, hanno coinvolto un totale di dodici lavoratori, tra cui sono emersi tre casi di impiego irregolare, con due persone completamente esposte, operanti in nero e totalmente prive di qualsiasi forma di tutela previdenziale e assistenziale. Questa drammatica situazione, oltre alla violazione delle leggi sul lavoro, espone i lavoratori a rischi considerevoli in termini di salute, sicurezza e futuro pensionistico.L’esito delle verifiche ha evidenziato una pluralità di criticità, configurando una vera e propria sistematica trasgressione della normativa vigente. Oltre alla mera irregolarità contrattuale, sono state riscontrate gravi carenze nella gestione della sicurezza: l’assenza di controlli sanitari obbligatori, la mancata erogazione di adeguate formazioni specialistiche per i dipendenti, la presenza di piani di sicurezza incompiuti o inadeguati e l’utilizzo di ponteggi montati in modo non conforme, rivelando una superficialità e una leggerezza inaccettabili. La situazione è stata ulteriormente aggravata dalla constatazione di recinzioni assenti o insufficienti, un’organizzazione interna dei cantieri carente e la gestione rischiosa dei materiali da costruzione, accumulati in modo pericoloso. In alcuni casi, l’assenza del progetto tecnico, un documento indispensabile per la sicurezza dei ponteggi e obbligatorio per legge, ha completato il quadro allarmante.La gravità delle irregolarità rilevate ha portato all’adozione di un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale in relazione ad uno dei casi più gravi, segno della determinazione delle autorità a contrastare ogni forma di sfruttamento e a garantire il rispetto delle leggi. Al termine del servizio, cinque persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria, un segnale chiaro che la lotta contro il lavoro nero e la tutela della sicurezza sul lavoro rappresentano una priorità assoluta per le forze dell’ordine e le istituzioni. L’operazione sottolinea l’urgenza di un’azione coordinata e costante per promuovere una cultura del lavoro sicuro e legale, che tuteli i diritti dei lavoratori e prevenga il rischio di infortuni e malattie professionali, garantendo al contempo lo sviluppo economico sostenibile del territorio.