22 maggio 2025 – 19:18
Palermo si appresta a commemorare il ventottesimo anniversario della strage di Capaci: un’occasione di memoria, riflessione e confrontoL’anniversario della strage di Capaci, che il 23 maggio 1992 strappò alla vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Agostino Catalano, si appresta a concludersi con un ricco programma di eventi a Palermo. Quest’anno, la commemorazione si pone sotto il segno di una conclusione significativa: l’archiviazione, dopo anni di indagini, della cosiddetta “pista nera”, che ipotizzava il coinvolgimento di settori eversivi nell’attentato. Una decisione che, pur se attesa, solleva interrogativi sulla piena ricostruzione della verità e sulla responsabilità collettiva in un evento che ha segnato profondamente la storia d’Italia.La giornata di commemorazione si dipana tra diverse anime dell’antimafia, spesso in disaccordo sulle strategie e le priorità. Le celebrazioni ufficiali, organizzate dalla Fondazione Falcone, presieduta dalla sorella del giudice, Maria Falcone, si distinguono per un approccio istituzionale, che vedrà la partecipazione di ministri e autorità. Parallelamente, associazioni come Libera, Next Gen e Cgil promuovono iniziative alternative, che spesso si connotano per una maggiore attenzione al coinvolgimento popolare e alla denuncia delle radici socio-economiche del fenomeno mafioso. Un confronto, a volte acceso, che riflette la complessità e la pluralità delle sensibilità che ruotano attorno alla memoria di Falcone e alla lotta contro la mafia.Il programma della giornata è vasto e articolato, un mosaico di eventi che spaziano dalla riflessione istituzionale all’azione concreta. Alle 9, un motopeschereccio, il MareNostrum Dike, giunto da Napoli con un viaggio simbolico intitolato “Un mare di legalità”, accoglierà studenti siciliani, testimoniando il legame tra l’immigrazione e la lotta alle organizzazioni criminali. La nave, un tempo utilizzata per i traffici illegali, oggi si configura come simbolo di redenzione e di speranza.Nel corso della mattinata, presso il Museo del Presente, si riuniranno personalità istituzionali di spicco, tra cui i ministri dell’Interno, della Giustizia e della Cultura, la presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e rappresentanti del mondo giudiziario e militare. La giornata proseguirà con iniziative dedicate ai giovani, con laboratori, letture e riflessioni promosse all’interno del Palazzo di Giustizia, che vedono la partecipazione di studenti di numerose scuole palermitane. Un’occasione per trasmettere alle nuove generazioni il valore della legalità e la necessità di un impegno costante nella lotta alla criminalità organizzata.Il pomeriggio sarà dedicato all’approfondimento dei temi legati alle strategie criminali e agli strumenti di contrasto, con la partecipazione di magistrati di alto profilo, che analizzeranno le sfide attuali e le prospettive future. Un momento di confronto e di riflessione che mira a rafforzare la capacità dello Stato di affrontare il fenomeno mafioso.Come da tradizione, l’appuntamento sotto l’Albero Falcone vedrà esibizioni artistiche e interventi di personalità di spicco, culminando nella lettura dei nomi delle vittime delle stragi di Capaci e Via D’Amelio e nell’emozionante suono di tromba a simboleggiare il silenzio e il dolore. Il Giardino della Memoria, curato dalla vedova di un capo scorta di Falcone, offrirà laboratori e spettacoli coinvolgendo centinaia di studenti.La commemorazione di Capaci non è solo un atto di memoria, ma anche un impegno a non dimenticare, a proseguire la battaglia per la giustizia e la legalità, e a costruire un futuro in cui la mafia non abbia più spazio. È un’occasione per riflettere sulla fragilità delle istituzioni e sulla necessità di un rinnovato impegno civile e politico.