Un’operazione ad ampio raggio, coordinata dalla Procura della Repubblica di Larino (Campobasso), ha portato alla denuncia di quindici individui in seguito agli eventi tumultuosi che hanno accompagnato la Carrese di San Martino in Pensilis, il 30 aprile scorso. Le indagini, condotte con precisione dalla Digos, in sinergia con l’Arma dei Carabinieri, hanno ricostruito un quadro complesso di violazioni che hanno messo a dura prova la sicurezza e il corretto svolgimento della tradizionale manifestazione.Il fulcro dell’azione investigativa è stato il meticoloso esame delle immagini registrate dalla Polizia Scientifica, durante il servizio di ordine pubblico. Questo materiale, cruciale per l’identificazione dei responsabili, ha permesso di superare le difficoltà derivanti dalla densità della folla e dalle dinamiche caotiche tipiche di eventi di tale portata. Le violazioni riscontrate non si sono limitate a semplici infrazioni al Codice della Strada, ma hanno assunto una connotazione più grave, configurando comportamenti lesivi della sicurezza pubblica e in aperto disprezzo delle ordinanze sindacali, specificamente emanate per prevenire rischi e garantire l’incolumità dei partecipanti.Tra le condotte illecite rilevate, spicca la vicenda di un individuo denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, emersa dalla sua reticenza ad adempiere all’intimazione di allontanamento da un’area definita come zona di sicurezza. Un’ulteriore denuncia è stata avanzata nei confronti di un soggetto che, con il volto occultato, ha violato le restrizioni imposte alla circolazione, introducendo un motociclo all’interno del percorso di gara. Questa azione, oltre a costituire una grave violazione delle ordinanze, ha creato un pericolo immediato per i partecipanti e per l’incolumità pubblica.L’operazione ha inoltre comportato l’irrogazione di numerose sanzioni pecuniarie per violazioni del Codice della Strada e per la mancata osservanza delle ordinanze di viabilità, a testimonianza della generale mancanza di rispetto delle regole imposte per la sicurezza dell’evento.La Questura di Campobasso ha sottolineato l’importanza di una collaborazione sinergica e un’intesa operativa con gli enti locali coinvolti, che hanno contribuito a innalzare gli standard di sicurezza e a garantire un livello di protezione più efficace per il pubblico presente alla Carrese. Questa operazione, lungi dall’essere un mero intervento repressivo, si configura come un segnale forte a tutela della legalità e della sicurezza, con l’obiettivo di preservare l’integrità di una tradizione secolare e di garantire che eventi di questo genere possano svolgersi in un contesto di ordine e rispetto delle regole. La collaborazione interforze e l’impiego di tecnologie avanzate si sono rivelati elementi chiave per il successo dell’intervento, auspicando un futuro di eventi sicuri e partecipati.
Carrese di San Martino: quindici denunce per disordini e violazioni
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