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Cassazione conferma divieto di avvicinamento a Sophie Codegoni per Alessandro Basciano: la misura è definitiva

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30 aprile 2025 – 11:29

La Cassazione ha emesso un dispositivo cautelare che impedisce ad Alessandro Basciano di avvicinarsi all’ex compagna e influencer Sophie Codegoni, ribadendo la grave natura degli atti persecutori da lei subiti. La misura è stata disposta in seguito alle indagini dei carabinieri condotte dall’aggiunta Letizia Mannella e dal pm Antonio Pansa.Il caso si è aperto lo scorso novembre quando Basciano, 35 anni, era stato arrestato per aver commesso atti persecutori contro Codegoni. Il gip aveva immediatamente deciso di scarcerarlo, ma la Procura ha impugnato la decisione e chiesto al Tribunale del Riesame di Milano di applicare i domiciliari a Basciano.Il Tribunale del Riesame, con sentenza del 28 febbraio, ha disposto il divieto di avvicinamento per il dj nei confronti dell’influencer e Codegoni è stata messa sotto protezione. La misura prevede che Basciano non possa avvicinarsi a una distanza inferiore ai 500 metri dai luoghi frequentati dalla modella, ovvero, dove Codegoni si reca per lavoro o in altre occasioni.Il divieto di avvicinamento rappresenta un ulteriore passo nella protezione della vittima, facendo sì che Basciano sia costantemente monitorato e segnalato alle forze dell’ordine ogni qualvolta si attesti nelle vicinanze dei luoghi in cui Codegoni potrebbe trovarsi.La Cassazione ha confermato la misura disposta dal Tribunale del Riesame, rendendola definitiva. Inoltre, Basciano non può comunicare con Sophie Codegoni, limitandosi a contatti telefonici o di posta elettronica tramite i suoi legali.Il divieto di avvicinamento si applica a tutte le attività in cui Codegoni potrebbe essere presente per professione. I giudici del Riesame hanno stabilito che l’influenza sociale che la modella esercita sul suo pubblico e il riconoscimento a lei attribuito, sono elementi pertinenti al caso, poiché Codegoni rappresenta un’importante voce in materia di sicurezza e benessere per le giovani donne.In definitiva, la Cassazione ha confermato l’imposizione della misura cautelare che obbliga Basciano a stare ad una distanza minima di 500 metri dai luoghi frequentati da Codegoni, esercitando un controllo costante sull’area in cui potrebbe trovarsi la vittima.Basciano è difeso dall’avvocato Leonardo D’Erasmo e ha sostenuto che non vi erano ragioni per disporre una misura cautelare cosi restrittiva, ma il Tribunale del Riesame ha ribadito l’urgenza della protezione necessaria.La sentenza si applica a tutti i luoghi in cui Codegoni potrebbe essere presente e la sua applicazione garantisce che Basciano non possa avvicinarsi ai luoghi di residenza, lavoro o frequentazione della modella.

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