Domenica 22 giugno, Castelraimondo (Macerata) si veste di musica e memoria per la decima edizione del Premio Ravera, un evento che celebra l’eredità profonda di Gianni Ravera, figura cardine del panorama musicale e televisivo italiano. Più che un semplice premio, la serata si configura come un crogiolo di generazioni, un punto d’incontro tra passato, presente e futuro della canzone d’autore e dello spettacolo dal vivo.Carlo Conti, abile direttore artistico del Festival di Sanremo e voce narrante di questo omaggio, guiderà il pubblico attraverso un percorso emozionale, intessuto di performance esclusive e racconti inediti. Un riconoscimento speciale sarà dedicato a Beppe Carletti, icona della musica italiana, con la partecipazione del paroliere e scrittore Marco Rettani, co-autore del toccante libro “Soldi in tasca non ne ho, ma lassù mi è rimasto Dio”, un viaggio intimo e rivelatore nei primi sessant’anni di carriera dei Nomadi.L’Orchestra Mediterranea, magistralmente diretta dal maestro Michele Pecora, ideatore del Premio e profondamente legato alla figura di Ravera, offrirà una colonna sonora evocativa, capace di amplificare l’intensità emotiva degli artisti in scena. La direzione artistica di Pasquale Mammaro sottolinea l’impegno del Premio a promuovere la vitalità dello spettacolo, riconoscendo la musica come un potente veicolo di espressione e connessione umana.Il Premio Ravera, tuttavia, non si limita alla celebrazione del passato, ma si proietta verso il futuro. Un’apertura dedicata a nuovi talenti vedrà l’intervento di Melissa Di Matteo e Dario Salvatori, che introdurranno sul palco voci emergenti provenienti da tutto il territorio nazionale. Un percorso di residenze creative, culminato in audizioni, incontri formativi e workshop, ha preceduto la serata, offrendo ai giovani artisti un’opportunità unica di crescita e visibilità.”A Gianni Ravera devo la mia strada,” confessa Michele Pecora, sottolineando l’influenza cruciale che il maestro ebbe sulla sua carriera. “Il Premio è uno spazio dedicato ai giovani, perché credere nel loro talento significa nutrire il futuro della nostra musica, preservandone l’autenticità e la capacità di emozionare.”Gianni Ravera, marchigiano di nascita (Chiaravalle, Ancona), ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica italiana, operando come instancabile organizzatore di eventi e curando ben 24 edizioni del Festival di Sanremo, dal 1962 al 1985, un contributo fondamentale per la sua evoluzione e diffusione nel panorama nazionale. Il Premio Ravera, quindi, non è solo un omaggio, ma un atto di continuità, un impegno a coltivare la passione per la musica e a trasmetterla alle nuove generazioni. La diretta radiofonica di Radio Subasio amplierà la portata dell’evento, condividendo l’emozione e la bellezza della serata con un pubblico ancora più ampio.
Castelraimondo celebra Ravera: musica, memoria e nuovi talenti
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