I tre cittadini stranieri accusati di violenza sessuale di gruppo durante il concerto del 1 maggio a Roma sono stati finalmente rimpatriati, grazie all’intervento della Polizia di Stato e alla collaborazione preziosa della vittima.La straordinaria professionalità degli operatori della questura di Roma è stata determinante per l’immediato arresto dei tre sospetti, tra le centinaia di migliaia di persone presenti in piazza. La vicenda ha rappresentato un’occasione importante per dimostrare la capacità di reazione e risposta rapida della Polizia italiana di fronte a gravi episodi di violenza.La procedura di rimpatrio è stata avviata immediatamente, con l’emissione del provvedimento di trattenimento presso il C.P.R. da parte del questore, mentre la vittima ha collaborato attivamente con le autorità per accelerare la risoluzione della vicenda.Il processo di rimpatrio è stato accelerato grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine e l’autorità giudiziaria, che ha garantito una gestione rapida ed efficiente delle procedure. La misura di espulsione con procedura immediata è stata convalidata dal giudice nel pomeriggio di oggi, consentendo così il rimpatrio dei tre cittadini stranieri.Il Ministero dell’Interno ha espresso la propria soddisfazione per l’esito positivo della vicenda e la capacità delle forze dell’ordine di risolvere in modo rapido ed efficace un episodio così grave. La priorità continua a essere quella di garantire la sicurezza dei cittadini italiani e degli stranieri presenti nel nostro Paese, tutelando gli interessi della giustizia e dell’ordine pubblico.L’immediata rimpatrio dei tre sospetti rappresenta un’espressione concreta del ruolo fondamentale che le forze dell’ordine giocano nella società italiana per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini. Il Ministero dell’Interno continuerà a lavorare in stretta collaborazione con le altre autorità per prevenire e reprimere ogni forma di violenza, proteggendo sempre gli interessi della giustizia e dell’ordine pubblico.