L’eco delle racchette e il pubblico londinese hanno assistito a una battaglia epica al terzo turno di Wimbledon, conclusasi con l’eliminazione di Elisabetta Cocciaretto, giovane promessa del tennis italiano, ad opera della svizzera Belinda Bencic. Il punteggio finale, 6-4 3-6 7-6(10-8), non rende giustizia all’intensità e alla complessità dell’incontro, che si è protratto per quasi tre ore, un test di resistenza fisica e mentale che ha messo a dura prova entrambe le atlete.Cocciaretto, numero 116 al mondo, ha dimostrato una notevole crescita rispetto alle stagioni passate, affrontando Bencic, numero 35 WTA e veterana del circuito, con una determinazione encomiabile. Il primo set ha visto l’elvetica imporre il suo gioco, sfruttando una leggera superiorità nei servizi e una maggiore precisione nei momenti cruciali. Cocciaretto, tuttavia, ha reagito con grinta nel secondo parziale, ribaltando la situazione grazie a una combinazione di risposte aggressive e una ritrovata sicurezza nei propri colpi. La capacità di leggere il gioco avversario e di adattare la propria strategia si è rivelata cruciale in questa fase.Il terzo set è stato un vero e proprio thriller, una sequenza di scambi al cardiopalmare che ha tenuto il pubblico con il fiato sospeso. La tenuta fisica di entrambe le giocatrici è stata messa a dura prova, con un’alternanza di break e controbreak che ha reso il punteggio estremamente equilibrato. La partita si è decisa al tie-break, dove Cocciaretto ha dovuto lottare con le unghie e con i denti per tenere il passo con Bencic, che ha saputo mantenere la lucidità necessaria per conquistare i punti decisivi.La sconfitta, pur dolorosa, non intacca il percorso di crescita di Cocciaretto, che ha mostrato qualità e potenziale ad alti livelli. La sua partecipazione a Wimbledon ha rappresentato un’occasione importante per acquisire esperienza e consapevolezza, elementi fondamentali per il suo sviluppo futuro. Per Bencic, invece, questa vittoria segna l’ennesimo traguardo nel torneo di Wimbledon, confermando il suo ruolo di giocatrice solida e affidabile su erba. Il suo quarto accesso agli ottavi di finale testimonia la sua capacità di gestire la pressione e di esprimere al meglio il proprio talento in un contesto prestigioso come quello del torneo londinese. L’incontro ha sottolineato come, nel tennis moderno, la combinazione di tecnica, atletismo e resilienza psicologica siano fattori imprescindibili per raggiungere il successo.