La complessità del rapporto italo-americano si presenta oggi con contorni particolarmente marcati, caratterizzati da una determinazione assertiva e, talvolta, percepita come aggressiva da parte degli Stati Uniti, soprattutto in ambito commerciale. L’invito, forte e inequivocabile, è quello di abbandonare atteggiamenti di sottomissione e di abbracciare una strategia di organizzazione proattiva e resiliente. L’ammonimento rivolto al passato, implicito nel rimpianto per una gestione del rapporto con il premier spagnolo Pedro Sánchez, sottolinea l’importanza cruciale di un approccio concertato e collaborativo nella politica estera.L’analisi di Giuseppe Conte, esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, offre una prospettiva lucida sul ritorno di Donald Trump sulla scena politica statunitense. Il suo ritorno non si configura come un mero ripetersi di eventi passati, ma come un’intensificazione di obiettivi preesistenti. Già nel primo mandato, l’obiettivo di una revisione delle dinamiche commerciali globali, a favore degli interessi americani, era evidente.Tuttavia, il contesto attuale introduce elementi significativi. Il rilevante accumulo del debito pubblico americano, unito a sfide industriali profonde, alimenta una strategia più ambiziosa, volta a garantire un vantaggio economico complessivo per gli Stati Uniti. Conte evidenzia come la necessità di affrontare queste problematiche interne spinga l’amministrazione americana a perseguire politiche assertive, potenzialmente in conflitto con gli interessi di partner commerciali tradizionali come l’Unione Europea.La situazione, quindi, impone una riflessione più ampia sulla capacità dell’Italia e dell’Europa di definire un approccio strategico indipendente, capace di bilanciare la collaborazione con gli Stati Uniti con la difesa dei propri interessi economici e politici. Non si tratta solo di gestire le tensioni commerciali, ma di ricostruire un dialogo costruttivo, basato su valori condivisi e su una visione di un ordine mondiale più equo e sostenibile. L’assenza di una risposta unitaria e coordinata da parte europea, secondo l’analisi di Conte, ha amplificato la percezione di vulnerabilità e ha favorito l’adozione di tattiche unilaterali da parte degli Stati Uniti. L’orizzonte futuro richiede un rafforzamento della cooperazione europea, una maggiore autonomia strategica e una capacità di negoziazione più incisiva, per affrontare le sfide poste da un contesto internazionale in rapida evoluzione.
Conte: Rapporti USA-Italia, serve strategia europea e autonomia.
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