La cooperativa Coop Alleanza 3.0 ha implementato una scelta commerciale carica di implicazioni etiche e politiche, rimuovendo alcuni prodotti israeliani dai propri punti vendita per ampliare l’offerta con la Gaza Cola, una bevanda il cui ricavato è interamente devoluto a sostegno della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza. Questa decisione, lungi dall’essere una mera operazione di marketing, si inserisce in un quadro più ampio di impegno cooperativo nei confronti di un conflitto che ha generato una grave crisi umanitaria.La rimozione dagli scaffali di prodotti specifici, come arachidi, tahina e articoli del marchio Sodastream, rappresenta un gesto simbolico volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla complessità del conflitto israelo-palestinese e sulla necessità di un intervento umanitario immediato. La scelta è stata preceduta da un’attenta valutazione etica, formalizzata in un rapporto presentato al consiglio di amministrazione e sollecitata dall’attivismo di alcuni soci, testimoniando un processo decisionale partecipativo all’interno della cooperativa.Coop Alleanza 3.0, presente in otto regioni italiane – Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata – ha inoltre aderito alla campagna “Coop 4 Refugees” a partire da alcune settimane, introducendo la Gaza Cola, un progetto nato a Londra nel 2023 che incarna un modello di iniziativa economica solidale. L’iniziativa si configura come risposta concreta alla crescente preoccupazione per le condizioni di vita nella Striscia di Gaza, un territorio segnato da decenni di conflitto e da un blocco che impedisce l’accesso a risorse fondamentali.La cooperativa ribadisce il proprio impegno a non rimanere spettatrice di fronte alle violenze in corso, sottolineando una posizione di supporto alle forze – enti, istituzioni e associazioni – che promuovono la cessazione immediata delle operazioni militari. La condanna espressa riguarda con particolare forza il blocco degli aiuti umanitari imposto dal governo israeliano, un ostacolo che aggrava la situazione di estrema vulnerabilità delle popolazioni civili. Questa scelta, che va al di là dei meri imperativi di mercato, riflette un principio cardine delle cooperative: l’impegno sociale e la responsabilità verso le comunità in cui operano. L’azione di Coop Alleanza 3.0, pertanto, può essere interpretata come un tentativo di coniugare l’attività economica con i valori di solidarietà, giustizia sociale e pace, offrendo un esempio di come le imprese possano contribuire attivamente alla risoluzione di conflitti e alla promozione del benessere globale. La cooperativa si pone come un attore consapevole delle dinamiche geopolitiche, assumendo una posizione chiara e coerente con i propri principi fondativi.
Coop sceglie la Gaza Cola: un gesto etico contro il conflitto.
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