Il Consiglio comunale di Cosenza ha espresso un atto di profonda responsabilità civica approvando, con voto unanime (in assenza dell’opposizione di centrodestra), una mozione a favore del riconoscimento dello Stato della Palestina da parte dell’Italia e dell’Unione Europea, promossa dal consigliere Francesco Alimena. L’approvazione non si configura come un mero gesto formale, ma come un’affermazione di valori fondanti la nostra identità democratica e la nostra storia millenaria, un retaggio che ci lega all’antica Atene, crogiolo di pensiero e di progresso nella regione calabrese.Il Sindaco Franz Caruso, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza di un’azione consiliare che trascenda la dimensione locale, assumendo un significato politico di portata superiore. Ha evidenziato come la dignità del Consiglio comunale possa irradiare un messaggio potente, capace di sollecitare un cambio di rotta nelle politiche internazionali. Riferendosi alla tragedia che si sta consumando nella Striscia di Gaza, il Sindaco ha richiamato la memoria delle lotte contro l’oppressione e la violenza, sottolineando l’intollerabilità di assistere a comportamenti che ricordano le più oscure pagine del passato.Le accuse di “rigurgiti fascisti” mosse al governo italiano e alla Premier, per la loro posizione nei confronti del conflitto israelo-palestinese, riflettono un senso di profonda delusione e una preoccupazione per la deriva autoritaria che potrebbe minare i principi fondamentali della nostra democrazia. L’astensione dal giudizio, in un momento storico così drammatico, appare come una scelta moralmente inaccettabile, un tradimento dei valori che ci definiscono come nazione.L’escalation del conflitto, innescata dall’attacco di Hamas del 7 ottobre, ha riportato al centro del dibattito pubblico la questione israelo-palestinese, un conflitto che affonda le sue radici in decenni di storia complessa e dolorosa. La reazione immediata del governo italiano, incentrata sulla condanna del terrorismo di Hamas e sulla solidarietà nei confronti di Israele, ha trascurato di considerare le violazioni del diritto internazionale umanitario perpetrate dallo Stato ebraico, le devastazioni indiscriminate, i bombardamenti di infrastrutture civili, l’interruzione dei servizi essenziali e le conseguenti sofferenze della popolazione civile.Il silenzio, in un contesto di sofferenza e ingiustizia, non è un’opzione. L’impegno delle istituzioni locali, anche attraverso iniziative simboliche, può contribuire a sollevare la voce della coscienza collettiva, a sensibilizzare l’opinione pubblica e a esercitare una pressione diplomatica a favore di una soluzione pacifica e duratura. Il riconoscimento dello Stato della Palestina non è solo una questione di giustizia storica, ma anche un imperativo morale che impone di difendere i diritti umani, di promuovere la dignità di ogni individuo e di costruire un futuro di pace e di prosperità per tutti. L’azione del Consiglio di Cosenza rappresenta un piccolo, ma significativo passo in questa direzione, un grido di speranza che si leva dalla Calabria per tutto il Mediterraneo e oltre.