venerdì, 6 Giugno 2025
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Costruendo la Biennale Architettura: l’indagine interdisciplinare del Politecnico di Torino.

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Il Politecnico di Torino ha lanciato un progetto inedito per esplorare i retroscena della Biennale Architettura di Venezia, intitolato “Constructing La Biennale”.
Quest’opera interdisciplinare è il frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico, il Barabasi Lab e il Center for Design della Northeastern University di Boston.
Il progetto si concentra sulla complessa macchina che supporta la Biennale, coinvolgendo oltre duemila persone in ruoli diversi.Attraverso un approccio inedito che combina la scienza dei network, l’informazione design, la visualizzazione dei dati e l’etnografia dell’architettura, il progetto offre una profonda analisi del processo decisionale dietro alla Biennale di Architettura. La presenza di Carlo Ratti, ex studente del Politecnico di Torino, come curatore della prossima Biennale, riveste un’importanza particolare per l’ateneo torinese.Il progetto “Constructing La Biennale” è sostenuto da un gruppo di partner torinesi composto da Fondazione Compagnia di San Paolo, Camera di Commercio, Reply e Secap Spa, oltre che dal Department of Network and Data Science della Central European University. Questo iniziativa rappresenta una testimonianza della grande attenzione dell’Ateneo alle costruzioni e all’innovazione tecnologica nel settore.”La nostra presenza alla Biennale Architettura di Venezia è un riflesso della profonda impegno del nostro ateneo nel campo delle costruzioni e dell’innovazione tecnologica”, commenta il prorettore Elena Baralis. “Il Politecnico ha coordinato contributi dalla Network Science, Information Design, etnografia di Albena Yaneva e la progettazione architettonica curata dai nostri stessi docenti”.Michele Bonino, direttore del Dipartimento di Architettura e Design e curatore del progetto aggiunge: “Le scorse Biennali hanno spesso focalizzato l’attenzione sulla figura del curatore. In questa edizione, invece, è esplicitamente chiaro il ruolo di una complessa macchina umana composta da oltre duemila persone, che costruiscono, promuovono e partecipano alla manifestazione”.

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