La Polizia Locale di Potenza si trova a fronteggiare una crisi sistemica, alimentata da una combinazione di fattori che ne compromettono profondamente l’operatività e il benessere del personale.
Lo stato di agitazione proclamato congiuntamente da CGIL, CISL, UIL, CSA e CSE-FLPL riflette un disagio diffuso, radicato in problematiche strutturali che vanno ben oltre la mera gestione del personale.
Al centro della disputa vi è una carenza cronica di risorse umane, che si traduce in carichi di lavoro insostenibili per gli agenti presenti.
Questa pressione quantitativa è ulteriormente aggravata dall’utilizzo del personale in attività accessorie, spesso non core a quelle di polizia locale, come la gestione di eventi civili, religiosi e sportivi, estendendo così l’orario lavorativo oltre i limiti ragionevoli.
L’imposizione unilaterale da parte dell’amministrazione comunale di un prolungamento orario di tre ore, fino all’una di notte, nei fine settimana estivi (venerdì e sabato), rappresenta l’apice di un approccio gestionale percepito come irresponsabile e privo di qualsiasi considerazione per la salute e la sicurezza degli operatori.
La decisione dei sindacati di diffidare formalmente l’amministrazione comunale non è un atto isolato, ma la diretta conseguenza di tentativi precedenti, evidentemente inefficaci, di dialogo e mediazione.
L’ostentata violazione dei principi fondamentali del diritto del lavoro, che impongono limiti massimi di sei ore giornaliere e trentasei settimanali, denota una preoccupante tendenza alla prevaricazione istituzionale.
La richiesta di un incontro urgente con il Prefetto di Potenza sottolinea la gravità della situazione e la necessità di un intervento esterno per scongiurare il rischio di un escalation della protesta e, soprattutto, per tutelare il diritto alla salute e alla sicurezza del personale della Polizia Locale.
La crisi non è semplicemente una questione di orari di lavoro, ma simboleggia una più ampia riflessione sulla necessità di un riordino strutturale, che coinvolga un’attenta valutazione del fabbisogno di personale, una revisione delle attività delegate e un impegno concreto per garantire condizioni di lavoro dignitose e sostenibili, in linea con le normative vigenti e nel rispetto del diritto alla vita privata e alla sicurezza degli agenti.
L’auspicio è che il dialogo con le istituzioni competenti possa portare a soluzioni concrete e durature, a beneficio di tutti gli attori coinvolti e a garanzia di un servizio di polizia locale efficiente, efficace e rispettoso dei diritti dei suoi operatori.