L’abbigliamento militare, ben più che un mero insieme di tessuti, bottoni e decorazioni, si configura come un archivio tangibile della storia italiana. Dal 1814, data della sua istituzione, l’Arma dei Carabinieri ha incarnato, attraverso le sue divise, le trasformazioni profonde che hanno attraversato la penisola. Una mostra eccezionale, allestita fino all’8 giugno tra le maestose mura del Castello Aragonese di Taranto, offre al pubblico un’immersione unica in questo universo simbolico.L’esibizione, parte delle celebrazioni per il 211° anniversario della fondazione dell’Arma, è il frutto della generosa donazione di Paolo Caradonna Moscatelli, appassionato collezionista e studioso che ha dedicato anni alla ricerca di questi rari esemplari, dislocati in archivi privati e musei sia italiani che internazionali. La collezione, ora acquisita dall’11° Reggimento Carabinieri Puglia, offre uno spaccato completo dell’evoluzione dell’uniforme, riflettendo i mutamenti sociali, politici e culturali che hanno segnato i secoli.Il percorso espositivo non è una semplice cronologia di abiti, ma un viaggio interpretativo attraverso le diverse epoche. Si parte dall’uniforme del periodo umbertino, testimonianza di un’Italia in via di definizione e di un’identità nazionale in costruzione, per poi proseguire con la divisa del maresciallo dei primi del Novecento, che rivela la stratificazione dei gradi e l’organizzazione interna del corpo. La sezione dedicata alla Seconda guerra mondiale pone in luce la funzionalità e la resistenza dei capi, progettati per affrontare le dure condizioni del conflitto.Un elemento particolarmente significativo è rappresentato dalle uniformi coloniali, che offrono uno sguardo complesso e talvolta scomodo sulla storia italiana in Africa, con le sue implicazioni politiche ed economiche. L’iconica sahariana, con la sua impermeabilità e la sua robustezza, incarna l’adattamento dell’Arma a contesti ambientali estremi, fino alla sua dismissione negli anni Settanta. La divisa del carabiniere della Radiomobile, introdotta negli anni Sessanta, simboleggia l’embrionale modernizzazione del corpo, con l’introduzione di nuove tecnologie e l’ampliamento delle competenze operative.Al di là della mera esposizione di manufatti, la mostra ambisce a risaltare il ruolo cruciale dell’Arma nel tessuto sociale italiano, un’istituzione che ha costantemente operato al fianco dei cittadini, partecipando attivamente alla costruzione dell’identità nazionale e garantendo la sicurezza del territorio in momenti di pace e di conflitto. L’iniziativa, a ingresso libero, rappresenta un’occasione imperdibile per riscoprire la storia d’Italia attraverso un archivio di immagini, colori e significati profondi, racchiusi nell’evoluzione delle divise dei Carabinieri, custodi silenziosi di due secoli di storia.
Dalle uniformi ai ricordi: la storia dei Carabinieri in mostra a Taranto.
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