Diamante, la città che da oltre quarant’anni incarna l’eccellenza dell’arte murale, ha recentemente celebrato un’ulteriore tappa significativa nel suo percorso di evoluzione culturale con l’edizione 2024 del Festival delle Arti e delle Culture (FAC). Un evento promosso da Gulìa Urbana, in sinergia con l’amministrazione comunale e Osa – Operazione Street Art, che ha amplificato il ruolo di Diamante come epicentro di un linguaggio artistico urbano sempre più complesso e stratificato.FAC non si è limitato a un mero aggiornamento del patrimonio visivo cittadino; ha rappresentato un’autentica operazione di riqualificazione sociale e culturale. L’obiettivo è quello di concepire l’arte urbana non come ornamento effimero, ma come potente strumento di dialogo, di riflessione critica e di visione proiettata verso il futuro, capace di generare senso di appartenenza e stimolare la partecipazione attiva della comunità.Quest’anno, cinque nuovi interventi di street art, realizzati da artisti di calibro internazionale, hanno radicalmente trasformato l’identità urbana, ri-configurando spazi e prospettive. L’artista irlandese Aches, con il sostegno dell’Ambasciata Irlandese, ha affrontato il delicato tema dell’integrazione culturale, tessendo un’opera che fonde generazioni diverse, memorie condivise e linguaggi pluri-culturali, simboleggiando un ponte tra mondi. Slim Safont, proveniente dalla Spagna, ha intrapreso un’indagine poetica sui mestieri tradizionali, valorizzando il sapere manuale e la trasmissione intergenerazionale di competenze che rischiano di scomparire. Marta Lapeña, artista madrilena, ha creato una narrazione visiva evocativa del territorio, celebrando simboli identitari radicati nel paesaggio, come il maestoso cedro, emblema di forza e longevità. Edoardo Ettorre, in collaborazione con Formedil Cosenza, ha dedicato la sua opera alla cruciale questione della sicurezza sul lavoro, sollevando con forza la centralità del corpo umano e la sacralità della dignità lavorativa. A completamento del ciclo di interventi, a luglio, l’opera monumentale di Joys darà vita a un innovativo spazio ludico-artistico a Largo Savonarola, progettato per essere inclusivo, accessibile e stimolante per tutte le età.Il Festival ha trascendentemente gli interventi artistici, promuovendo un ventaglio di iniziative pensate per coinvolgere attivamente cittadini, visitatori e operatori culturali. Tra le azioni più significative, l’atto formale del patto di gemellaggio tra i Comuni di Diamante e Santa Sofia d’Epiro, due realtà accomunate da una visione condivisa che eleva l’arte pubblica a motore di coesione sociale e sviluppo sostenibile. La cerimonia è stata arricchita dalla suggestiva sfilata dei gruppi arbëreshë, custodi di un patrimonio culturale millenario, e da una conferenza istituzionale che ha esplorato le potenzialità dell’arte come catalizzatore di progresso.L’edizione 2024 ha visto anche l’apertura di una mostra collettiva dedicata agli artisti residenti a Diamante, un omaggio alla creatività locale che ha dato voce a oltre venti talenti. Talk pubblici, workshop formativi, tour guidati alla scoperta delle opere e performance musicali hanno animato i luoghi del festival, creando un ambiente vibrante e stimolante. FAC si conferma, così, non solo un festival di arte urbana, ma un vero e proprio laboratorio culturale, un crogiolo di idee e un luogo di incontro tra persone, culture e visioni del mondo.
Diamante: l’arte urbana come motore di comunità e futuro.
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