La frattura all’interno del movimento autonomista Souverain continua a generare profonde divisioni tra i suoi membri. Di recente, uno dei leader più in vista, Philippe Milleret, ha annunciato la sua uscita dal gruppo per aderire al partito Renaissance Valdôtaine di Giovanni Girardini. A seguire, Daniela Amato e Henry Truchet hanno anche deciso di lasciare il movimento indipendentista, sostenendo che non esistono più le condizioni per una coalizione costruttiva con la Réunification.I tre leader, in un comunicato stampa, hanno espresso loro punto di vista sulla situazione: “Siamo arrivati a questo punto dopo due anni di osservazioni della Réunification e, secondo noi, non esistono più le condizioni per formare una coalizione seria e costruttiva con essi”. Hanno sottolineato che la questione non riguarda tanto gli ideali quanto piuttosto i numeri. A loro giudizio, è proprio il numero di seggi o l’influenza politica a prevalere sulle vere aspirazioni della popolazione valdostana.Ciò ha portato al confronto tra le diverse fazioni all’interno del movimento Souverain. La notizia dell’accordo con l’Union Valdôtaine ha scosso profondamente la struttura del gruppo e ha causato una divisione netta tra i suoi membri.Nei primi mesi dell’anno, il Movimento aveva già avanzato proposte di aprire un dialogo costruttivo con la Renaissance Valdôtaine. Tuttavia, tali iniziative furono respinte a causa degli accordi presi da La Renaissance con i partiti del centro destra.A nostro avviso, l’autonomia e l’autogoverno non dovrebbero essere vincolati a simboli politici o ideologie. Il fatto che si sia deciso di aderire alla coalizione del centrodestra senza un dibattito approfondito sulle linee guida della Réunificazione ci fa pensare a una scelta più strategica che legata ai principi genuini dell’autonomia.Ciò che stiamo vivendo è la realizzazione di un progetto politico che si prefigge l’obiettivo di portare avanti i propri interessi senza tener conto delle aspettative dei valdostani.