Intrepide: Voci dal Mondo, Identità in ViaggioLa Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso si apre a un’esplorazione intima e potente con “Intrepide”, una mostra fotografica di Marjan Moghaddam che celebra la resilienza e la complessità dell’esperienza femminile in un contesto di migrazione. Trenta ritratti, trenta storie di donne provenienti da ogni angolo del globo, residenti in Italia, costituiscono un mosaico di identità, speranze e sfide.Più che un semplice reportage, “Intrepide” è un’indagine antropologica e artistica che scava nell’essenza dell’essere donna, espatriata, costretta o scelta, in una nuova terra. Le donne ritratte – provenienti da Armenia a Cuba, da Singapore a Sudafrica – non sono solo migranti, ma custodi di culture, portatrici di memorie, artefici di nuove vite. Ognuna ha intrapreso un percorso trasformativo, lasciando alle spalle radici affette da dolore, opportunità negate o sogni irrealizzati, per abbracciare l’incertezza e la promessa di un futuro diverso.Le immagini di Moghaddam vanno oltre la semplice rappresentazione fisica. Catturano l’intensità dello sguardo, la curva di un sorriso segnato da nostalgia, l’espressione di una fatica interiorizzata, la scintilla di una ritrovata speranza. I ritratti sono accompagnati da testi che svelano retroscena intimi, dettagli personali, riflessioni profonde sulle motivazioni che hanno spinto queste donne a intraprendere un viaggio, sia esso fisico o interiore.Marjan Moghaddam, fotografa iraniana profondamente legata al suo paese d’origine, ma con una visione cosmopolita forgiata dall’esperienza italiana, utilizza la sua arte come strumento di advocacy. La sua ricerca si concentra sui temi dell’esilio, dell’identità culturale, della tolleranza e dei diritti umani, intrecciando la sua sensibilità personale con una profonda consapevolezza sociale. La fotografia diventa così un mezzo per dare voce a chi è spesso marginalizzato, per promuovere l’empatia e il dialogo interculturale.”Intrepide” non è solo una mostra, ma un invito a confrontarsi con la complessità dell’esperienza umana, a superare i confini geografici e culturali, a riconoscere la bellezza e la forza che si celano dietro ogni volto, ogni storia, ogni viaggio. È un omaggio alla resilienza femminile, un inno alla speranza e un appello alla costruzione di un mondo più inclusivo e accogliente.
Donne Intrepide: Viaggio, Identità e Resilienza Fotografica
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