L’evoluzione tecnologica introduce strumenti sempre più sofisticati nel panorama della Protezione Civile, e i droni rappresentano una frontiera cruciale per la gestione efficace delle emergenze. La loro adozione non è semplicemente un aggiornamento strumentale, ma una trasformazione radicale nel modo in cui percepiamo e rispondiamo alle crisi. L’era dei rilievi a tappeto manuali e delle valutazioni basate su informazioni parziali è destinata a concludersi, lasciando spazio a un approccio più proattivo e basato su dati in tempo reale.L’assessore regionale Riccardo Riccardi ha sottolineato come questa nuova capacità di osservare e analizzare il territorio da una prospettiva aerea costituisca un vero e proprio balzo in avanti. Non si tratta solo di “vedere” un evento calamitoso, ma di comprenderne la portata, l’estensione e le implicazioni in modo rapido e dettagliato. Queste informazioni, accuratamente raccolte e processate, consentono di ottimizzare l’impiego delle risorse, indirizzando gli interventi in modo più mirato ed efficiente, riducendo al minimo i tempi di risposta e massimizzando l’impatto positivo.Il recente corso formativo, con un programma strutturato in sette moduli intensivi e un impegno di 60 ore per ciascun partecipante, testimonia l’impegno concreto della Regione nel promuovere l’innovazione nel settore della Protezione Civile. La partecipazione di 42 volontari provenienti da 20 comuni del Friuli Venezia Giulia dimostra la portata e la rilevanza dell’iniziativa, che mira a creare una rete di esperti in grado di utilizzare i droni per una vasta gamma di attività, che vanno dai rilievi fotogrammetrici alle ispezioni strutturali, dalle mappature del territorio al monitoraggio ambientale in situazioni ordinarie e di emergenza.L’acquisizione delle competenze necessarie per l’ottenimento delle autorizzazioni ENAC, l’ente nazionale per l’aviazione civile, è un elemento fondamentale di questo percorso formativo, garantendo la conformità legale e la sicurezza operativa delle operazioni con i droni. L’iniziativa si configura come un investimento strategico per il rafforzamento del sistema di Protezione Civile regionale, preludio alla distribuzione di 47 droni ai Gruppi comunali, moltiplicando la capacità di intervento sul territorio.L’adozione diffusa di questa tecnologia non è solo una questione di efficienza operativa, ma anche di sicurezza per i soccorritori e di tempestività nell’assistenza alla popolazione. I droni possono accedere a zone pericolose o inaccessibili, fornendo informazioni vitali senza mettere a rischio la vita di persone. L’impegno continuo della Regione, testimoniato dalla presenza dell’assessore Riccardi e dalla dedizione dei volontari, conferma la volontà di mantenere la Protezione Civile regionale un modello di eccellenza, profondamente radicato nel tessuto sociale e costantemente al servizio della comunità. Il futuro della Protezione Civile è aereo, dati-driven e sempre più vicino al territorio.
Droni in Protezione Civile: un balzo in avanti per il Friuli Venezia Giulia
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