Un medico radiologo in pensione di settantuno anni, travestito da ginecologo, e un altro uomo di quarantaquattro anni sono stati puniti con l’arresto domiciliare, firmato dal giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini, per il reato di violenza sessuale in concorso tra loro.Le indagini condotte dai carabinieri e dal pubblico ministero Antonio Pansa hanno rivelato che gli accusati, a partire dal 2016, avevano ingannato ragazze attraverso annunci fittizi promettendo una ricompensa per lavorare come attrici in video promozionali di un ipotetico centro medico.Le vittime si recavano presso il luogo designato dalle richieste, con l’ingannevole convinzione di partecipare a sessioni di registrazione. Tuttavia, una volta giunte sul posto, venivano intrappolate in situazioni di isolamento e sottoposte a violenze sessuali, mentre contemporaneamente erano sottoposte a registrazioni.Si ritiene che queste azioni si siano ripetute per 135 vittime, tutte giovani donne, ingannate dalla promessa di un lavoro legale presso una clinica medica fittizia.