Echi di collaborazione tra Italia e Albania: lotta alla criminalità e rimpatri

Siamo in procinto di consolidare i risultati tangibili dei nostri sforzi per rimpatriare gli stranieri extracomunitari che si trovano sul nostro territorio. Quest’obiettivo non rappresenta solo un impegno formale, ma anche il frutto delle sinergie costruite con l’Albania grazie a un interlocutore autorevole ed amico, il presidente Edi Rama.Con grande entusiasmo e fiducia stiamo procedendo come promesso al vertice della Conferenza sulla pace e la sicurezza. L’impegno profuso dalle nostre squadre di lavoro è stato straordinario e finalizzato a un obiettivo condiviso: restituire ai rispettivi stati le persone senza documenti. Grazie alla grande collaborazione tra il nostro governo, quello albanese ed i servizi competenti abbiamo assistito ad un flusso continuo di rimpatri che ha rappresentato non solo una soddisfazione ma soprattutto la prova tangibile del funzionamento delle nostre strategie.La Cpe si conferma il luogo in cui affrontare le sfide della nostra regione con spirito di unità e concordia. Il dialogo tra i partecipanti è costante e finalizzato alla definizione degli obiettivi per raggiungere la pace, lo sviluppo ed il rafforzamento delle strutture democratiche nella nostra zona geografica.In questo contesto, non potremmo dimenticare l’iniziativa assunta da Italia ed Albania per contrastare la criminalità organizzata che ha preso avvio nel corso della Cpe in corso. Quest’approccio di collaborazione tra due Paesi confinanti rappresenta un esempio da seguire e dimostra l’impegno reciproco nella lotta al crimine.Ecco come, con la sinergia che unisce i nostri interlocutori, possiamo lavorare tutti insieme per risolvere le problematiche ed assicurare tranquillità ai nostri cittadini.