Emergenza Idrica in Sardegna: Interruzione Diffusa e Operazioni di Riconfigurazione della ReteUna complessa emergenza idrica sta interessando la Sardegna, con ripercussioni significative sull’approvvigionamento di Sassari, Stintino e diverse aree della Gallura.
La situazione, derivante da interventi urgenti necessari sulla presa idrica del Coghinas – principale fonte di approvvigionamento per il Nord Sardegna – ha reso indispensabile l’attivazione di un piano di emergenza che prevede il ricorso a fonti alternative, con conseguenti interruzioni e cali di pressione per un vasto numero di utenze.
L’Ente Acque della Sardegna (EAS), responsabile della gestione delle acque grezze destinate ai potabilizzatori di Abbanoa, ha implementato un protocollo di emergenza per alimentare il potabilizzatore di Truncu Reale.
Questo piano prevede un collegamento temporaneo dall’invaso del Cuga, una risorsa secondaria di portata inferiore rispetto al Coghinas.
L’intervento sul Coghinas, mirato a garantire la sua operatività a lungo termine, impone una temporanea sospensione dell’erogazione, creando un deficit nell’approvvigionamento complessivo.
Abbanua, gestore della rete idrica cittadina, sta operando intensamente per mitigare l’impatto della situazione.
I tecnici stanno effettuando manovre operative sia negli impianti di potabilizzazione che lungo la rete di distribuzione, cercando di ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili.
Tuttavia, i livelli attuali dei serbatoi sono insufficienti a sostenere la domanda, rendendo inevitabili interruzioni e cali di pressione in tutta la città di Sassari, e nelle borgate circostanti.
Anche Stintino, dipendente dalla stessa rete, sta affrontando la stessa criticità.
Porto Torres, invece, riesce a mantenere un’erogazione di base grazie all’utilizzo di pozzi locali, sebbene anche in questo caso si possano verificare limitazioni.
La soluzione temporanea, il collegamento al Cuga, è un’operazione complessa che coinvolge infrastrutture gestite sia dal Consorzio di Bonifica della Nurra che dall’Ente Acque della Sardegna (ENAS).
La sua attivazione richiede tempi prolungati a causa della necessità di coordinare le operazioni e garantire la compatibilità dei sistemi.
Una volta pienamente operativo, il potabilizzatore di Truncu Reale sarà in grado di ripristinare la produzione di acqua potabile necessaria per riempire i serbatoi cittadini e consentire una distribuzione regolare in tutta l’area servita.
Le previsioni dell’ENAS indicano un ripristino dell’erogazione nel corso della serata.
Parallelamente a questa emergenza, si registra un miglioramento della situazione a Castelsardo, che ieri era stata interessata da una sospensione dell’alimentazione dal Coghinas.
Tuttavia, persistono difficoltà nell’approvvigionamento di Pedra Majore, dove la quantità di acqua grezza disponibile è ancora insufficiente per alimentare il potabilizzatore.
Le aree della Gallura, che in questo periodo ricevono un’integrazione idrica da Pedra Majore, continuano a sperimentare cali di pressione e interruzioni: le località di Santa Teresa di Gallura (Conca Verde, Valle dell’Erica, San Pasquale e Santa Reparata), Aglientu (Vignola, Portobello, Rena Majore, La Foci, Lu Lucchesu, Contra Ruja), Palau e La Maddalena sono particolarmente colpite.
La situazione attuale sottolinea la vulnerabilità del sistema idrico sardo e la necessità di investimenti mirati alla diversificazione delle fonti e alla resilienza delle infrastrutture.
La gestione dell’emergenza richiede la collaborazione tra diverse istituzioni e la sensibilizzazione della popolazione, invitata a un uso responsabile e parsimonioso delle risorse idriche.