L’Emilia-Romagna si conferma un polo d’eccellenza nel panorama del turismo enogastronomico italiano, emergendo come terza regione per valore generato dal legame tra prodotti a Indicazione Geografica Protetta (DOP) e Indicazione Geografica Tipica (IGP) e offerta turistica. I dati, derivanti dal primo Rapporto nazionale della Fondazione Qualivita, sottolineano come questa sinergia rappresenti una risorsa strategica per lo sviluppo territoriale, un vero e proprio motore economico e culturale.La regione, subito dopo Veneto e Toscana, beneficia di un ecosistema agroalimentare di straordinaria vitalità. Prodotti iconici come il Parmigiano Reggiano DOP, il Prosciutto di Parma DOP, la Piadina Romagnola IGP, e i Salumi Piacentini DOP (Coppa, Pancetta) costituiscono l’asse portante di un’offerta turistica sempre più ricercata e diversificata. La cosiddetta “Dop Economy” non è solo una questione di numeri, ma un modello di sviluppo che intreccia filiere agricole, tradizione culinaria, offerta ricettiva e promozione culturale.La ricerca di Qualivita evidenzia come il turismo legato ai prodotti DOP e IGP sia capace di generare un impatto economico significativo, alimentato da visite guidate a cantine, caseifici e aziende agricole, degustazioni tematiche, itinerari culturali che celebrano le radici del territorio e laboratori artigianali dove i visitatori possono immergersi nella produzione di eccellenze gastronomiche. Questi prodotti, ormai 44 in Emilia-Romagna, non sono semplicemente alimenti, ma veri e propri ambasciatori di un territorio, portatori di storia, passione e competenza.L’Assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, sottolinea come il successo sia il frutto di una combinazione virtuosa: filiere agricole robuste, un’offerta turistica consolidata e, soprattutto, il ruolo imprescindibile dei Consorzi di tutela, che con dedizione e competenza valorizzano e promuovono questi prodotti unici nel loro genere. Il modello emiliano-romagnolo si distingue per la sua capacità di coniugare sviluppo economico, preservazione dell’identità culturale e risposta alle nuove esigenze di un turismo sempre più esperienziale e attento alla sostenibilità. L’indotto economico, che ruota attorno alla produzione alimentare, si attesta intorno ai 37 miliardi, un dato che testimonia la forza di questa filiera.Per consolidare ulteriormente questo modello, la Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Qualivita, ha annunciato l’organizzazione dei primi “Stati Generali delle Dop e Igp”, un appuntamento cruciale per il confronto e la pianificazione strategica. L’iniziativa coinvolgerà l’intera filiera, dai produttori ai Consorzi, dagli operatori turistici alle istituzioni, con l’obiettivo di definire nuove strategie condivise e rafforzare le sinergie per un futuro ancora più prospero e sostenibile, proiettando l’eccellenza agroalimentare emiliano-romagnola verso nuovi orizzonti. L’obiettivo è creare un ecosistema integrato che valorizzi ogni anello della filiera, dalla produzione al consumo, promuovendo la consapevolezza dei benefici economici, sociali e ambientali derivanti dalla tutela dei prodotti DOP e IGP.
Emilia-Romagna: Eccellenza nel Turismo Enogastronomico DOP e IGP
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