L’Emilia-Romagna proietta la cultura come motore primario di sviluppo, mirando a un modello di crescita che trascenda la mera dimensione economica, abbracciando coesione sociale, partecipazione attiva dei cittadini e resilienza culturale. L’impegno dell’Amministrazione Regionale, guidata dal Presidente Michele de Pascale e illustrato dall’Assessora alla Cultura Gessica Allegni nel format “Risposte”, testimonia un approccio strategico e lungimirante verso il patrimonio immateriale e materiale del territorio.Il fulcro dell’azione amministrativa si articola attorno a tre assi principali: la modernizzazione del quadro legislativo, il potenziamento dell’infrastruttura culturale e il sostegno all’ecosistema dei festival. La definizione di una nuova legge quadro sulla cultura non si configura come una mera revisione normativa, ma come un atto fondativo per un sistema culturale dinamico e adattabile alle sfide del XXI secolo, con particolare attenzione alle nuove forme di produzione culturale, all’innovazione digitale e all’inclusione di fasce di popolazione marginalizzate.Parallelamente, la realizzazione di un polo bibliotecario regionale rappresenta un investimento cruciale per la democrazia della conoscenza. Oltre a garantire un accesso equo e diffuso alla lettura, il polo si propone come un punto di convergenza per la comunità intellettuale, un luogo di scambio culturale e un motore di alfabetizzazione digitale, combattendo la disinformazione e promuovendo il pensiero critico. L’iniziativa non si limita alla conservazione del patrimonio librario esistente, ma include anche la digitalizzazione di archivi storici e la creazione di piattaforme interattive per la fruizione da remoto, ampliando l’orizzonte culturale oltre i confini geografici.Il riconoscimento del valore del “welfare culturale” – un concetto ancora in evoluzione – introduce una prospettiva inedita nel panorama delle politiche pubbliche. Si tratta di andare oltre la semplice erogazione di finanziamenti a istituzioni culturali, per arrivare a considerare la cultura come un diritto fondamentale, un fattore di benessere individuale e collettivo, in grado di contrastare l’isolamento sociale, promuovere la salute mentale e migliorare la qualità della vita.Infine, l’azione amministrativa si concentra sul rafforzamento del sistema regionale dei festival, riconosciuti come vetrine di eccellenza e elementi distintivi dell’identità emiliano-romagnola. L’obiettivo non è solo sostenere i grandi eventi di rilevanza internazionale, ma anche valorizzare le realtà locali, i festival di nicchia, i laboratori di ricerca culturale che animano il tessuto territoriale. Un sostegno mirato, che preveda non solo finanziamenti economici, ma anche accompagnamento gestionale, promozione turistica e formazione del personale, per garantire la sostenibilità e la crescita di un ecosistema culturale vibrante e diversificato.La serie di video-interviste “Risposte”, pubblicati online sui canali social della Regione (Facebook, Instagram, YouTube e LepidaTV), offre uno spazio di trasparenza e dialogo diretto con la cittadinanza, permettendo di approfondire le strategie e gli interventi messi in campo dall’Amministrazione, contribuendo a costruire una cultura della partecipazione e della responsabilità condivisa.
Emilia-Romagna: la cultura come motore di sviluppo e benessere.
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