L’esplosione che ha scosso ieri via dei Gordiani a Roma ha innescato un’indagine complessa, affidata alla squadra mobile e al Nucleo Operativo Ecologico (Noe) dei Carabinieri, con il supporto cruciale dei Vigili del Fuoco. L’obiettivo primario è ricostruire la sequenza degli eventi che hanno portato alla deflagrazione, determinando le cause scatenanti e, soprattutto, le responsabilità connesse a un evento che ha lasciato un segno profondo nella comunità. La Procura di Roma ha formalmente avviato un’inchiesta per lesioni personali colpose e disastro colposo, un atto necessario per vagliare la complessità tecnica e gestionale che sottende a un’infrastruttura come un distributore di carburante.L’evento, che ha provocato un numero significativo di feriti – oltre quaranta – e danni materiali di notevole entità, solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza degli impianti e sulla rigorosa applicazione delle normative vigenti. L’indagine non si limita a stabilire l’accaduto, ma mira a individuare eventuali carenze procedurali, vizi di progettazione, o omissioni nella manutenzione che potrebbero aver contribuito alla fuga di gas, elemento scatenante dell’esplosione.Parallelamente alle attività investigative, un’operazione di bonifica e messa in sicurezza dell’area è stata immediatamente avviata, coordinata dalla Polizia di Roma Capitale e dai Vigili del Fuoco. La rimozione dei detriti, la stabilizzazione delle strutture danneggiate e la verifica della stabilità degli edifici circostanti sono priorità assolute. L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) e il Noe stanno collaborando nell’analisi della qualità dell’aria, utilizzando sensori avanzati per rilevare eventuali residui di gas infiammabili e garantire che l’area sia dichiarata sicura per la popolazione.La gravità della situazione è sottolineata dalle condizioni dei due feriti più gravi, attualmente ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio, dove sono costantemente monitorati. Il loro quadro clinico, seppur giudicato stabile, richiede un’attenzione medica continua e approfondita.L’episodio riapre un dibattito cruciale sulla sicurezza delle infrastrutture critiche, richiamando l’attenzione sulla necessità di controlli più stringenti, una formazione specifica per il personale addetto alla manutenzione e un aggiornamento costante delle tecnologie impiegate, al fine di prevenire eventi simili e tutelare la sicurezza pubblica. La ricostruzione completa di quanto accaduto richiederà tempo e un’analisi accurata di dati tecnici, testimonianze e documentazione, con l’obiettivo di trarre lezioni concrete per il futuro e rafforzare la resilienza della città.
Esplosione a Roma: indagine sulle cause e sulla sicurezza degli impianti.
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