Un evento catastrofico ha colpito lo stabilimento industriale Paf, polo produttivo specializzato nella lavorazione di prodotti agricoli e materiali plastici, situato a Luco dei Marsi, in provincia dell’Aquila. L’accaduto, verificatosi con violenza inaudita, si è manifestato con un’esplosione improvvisa, percepita a distanza come un tuono assordante, preannuncio di una devastante colata di fiamme e di un’imponente nube di fumo nero, visibile a chilometri di distanza e che ha oscurato il cielo della vallata.La forza dell’esplosione ha immediatamente attivato i protocolli di emergenza, mobilitando i Vigili del Fuoco di Avezzano, coadiuvati da squadre di soccorso provenienti da diversi distaccamenti provinciali. L’intervento si è rivelato subito complesso, a causa delle dimensioni dell’incendio e della presenza di materiali potenzialmente pericolosi, tra cui sostanze chimiche utilizzate nei processi produttivi. Fortunatamente, al momento, non si registrano feriti o dispersi, un elemento cruciale che mitiga la gravità della situazione. Tuttavia, l’area circostante lo stabilimento è stata immediatamente isolata dalle forze dell’ordine, in un perimetro di sicurezza che impedisce l’accesso al pubblico e facilita le operazioni di bonifica, indispensabili per rendere l’area nuovamente sicura. L’intervento si concentra non solo sulla gestione delle fiamme, ma anche sulla valutazione dei rischi connessi alla dispersione di sostanze inquinanti nell’ambiente.Il Sindaco di Luco dei Marsi, in un comunicato ufficiale, ha invitato i cittadini a mantenere le abitazioni sigillate, evitando l’uso di sistemi di climatizzazione al fine di ridurre l’inalazione di particolato e sostanze tossiche. L’attenzione è rivolta in particolare alle fasce più vulnerabili della popolazione, come anziani, bambini e persone con preesistenti patologie respiratorie. Inoltre, è stata attivata l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA), incaricata di monitorare costantemente la qualità dell’aria e di quantificare l’impatto ambientale dell’incendio. I tecnici ARPA stanno effettuando campionamenti e analisi per determinare la composizione della nube di fumo e per valutare eventuali contaminazioni del suolo e delle risorse idriche. Le prime misurazioni indicano elevate concentrazioni di PM10 e PM2.5, oltre alla possibile presenza di idrocarburi policiclici aromatici (IPA), sostanze cancerogene derivanti dalla combustione incompleta di materiali plastici. Le indagini sulle cause dell’incendio sono già in corso, coinvolgendo i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e gli esperti del Nucleo Investigativo Meccanica Applicata (NIMA) che cercheranno di ricostruire la dinamica dell’esplosione e di identificare eventuali responsabilità. Si ipotizza una possibile fuga di gas o un malfunzionamento di un macchinario, ma l’accertamento definitivo richiederà un’analisi approfondita dei dati raccolti e delle testimonianze raccolte. L’evento, oltre ai danni economici diretti alla Paf, solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza degli impianti industriali e sulla necessità di rafforzare i controlli e le misure di prevenzione del rischio.
Esplosione e Incendio Devastano Stabilimento Paf a Luco dei Marsi
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