L’estate, stagione di vitalità e movimento, porta con sé una sfida cruciale per il sistema sanitario sardo: il mantenimento di adeguate scorte di sangue. La domanda aumenta significativamente, mentre le donazioni tendono a diminuire, creando una potenziale criticità che Avis Sardegna affronta con due iniziative innovative, mirate a coinvolgere diverse fasce d’età e a comunicare l’importanza della donazione in modi nuovi e coinvolgenti.La prima iniziativa, “I centenari di Sardegna – Testimoni di solidarietà senza tempo”, si configura come un omaggio alla longevità e alla saggezza di chi ha attraversato un secolo di storia. Attraverso la narrazione delle loro vite e delle loro esperienze, si intende trasmettere un messaggio universale: la donazione di sangue, un gesto semplice ma profondamente significativo, incarna valori di altruismo, connessione intergenerazionale e responsabilità sociale. La testimonianza inaugurale, affidata a Battistina Piras, una centenaria dell’Ogliastra, incarna perfettamente questo spirito, offrendo un appello diretto e toccante: “Donare il sangue è vita”. La scelta di figure così emblematiche non è casuale; si tratta di persone che hanno vissuto cambiamenti epocali, che hanno visto l’evoluzione della società e che, con la loro esperienza, possono ispirare le nuove generazioni a compiere un gesto di straordinaria importanza.Parallelamente, Avis Sardegna ripropone “Red Blood Network”, una collaborazione proficua tra Avis e il Red Valley Festival, con un’attenzione particolare all’intercettazione del pubblico più giovane. Questa iniziativa offre un incentivo concreto: chi decide di donare il sangue nelle giornate dedicate riceverà un biglietto omaggio per il festival, un evento musicale di rilievo che si terrà a Olbia ad agosto. Questo approccio non solo facilita l’accesso alla donazione per i più giovani, ma la associa a un’esperienza positiva e divertente, creando un legame emotivo che può incentivare la continuazione del gesto altruistico.Il presidente di Avis Sardegna, Vincenzo Dore, ha espresso profonda gratitudine all’organizzazione del Red Valley per lo spazio concesso, sottolineando come l’unione di musica, divertimento e sensibilizzazione rappresenti un’opportunità preziosa per raggiungere un pubblico vasto e dinamico. La Sardegna, pur essendo una regione generosa, necessita di un ulteriore sforzo per soddisfare le esigenze di pazienti affetti da talassemia e malattie autoimmuni, che dipendono dalle trasfusioni per la loro sopravvivenza, soprattutto durante i mesi estivi.L’esperienza positiva dell’anno precedente, con il 61% dei donatori al di sotto dei 34 anni, testimonia l’efficacia di questo approccio innovativo. L’iniziativa non si limita a sollecitare la donazione, ma promuove una cultura della solidarietà, invitando i giovani a diventare protagonisti attivi nel sostenere il sistema sanitario e nel contribuire al benessere della comunità. La combinazione di valori tradizionali, come il rispetto per gli anziani e la saggezza, con elementi di intrattenimento contemporaneo, si rivela uno strumento potente per raggiungere e coinvolgere le nuove generazioni, garantendo un futuro sostenibile per il servizio di trasfusione sanguigna in Sardegna.
Estate in Sardegna: Avis sfida la carenza di sangue con iniziative innovative
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