Un’operazione dei Carabinieri, coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino, ha portato a due arrestazioni e due denunce a piede libero nell’ambito di un’indagine complessa incentrata su un caso di estorsione aggravata ai danni di un giovane residente a Lioni, in provincia di Avellino. L’inchiesta, guidata dal Procuratore Domenico Airoma, ha svelato una dinamica di coercizione finanziaria premeditata e strutturata, che ha visto la vittima costretta a versare la somma di tredici mila euro.Le indagini, avviate a seguito della denuncia della vittima, hanno permesso di ricostruire un quadro preciso di un’organizzazione criminale operante nel territorio, caratterizzata da una spietata strategia di intimidazione e sfruttamento della vulnerabilità. Uno degli arrestati, con precedenti penali, versava già agli arresti domiciliari con obbligo di sorveglianza speciale, evidenziando una pericolosità sociale preesistente.L’estorsione non è stata un atto impulsivo, bensì il culmine di una pressione psicologica prolungata, culminata in minacce dirette, tra cui l’uso di un’arma da fuoco, elemento che ha aggravato ulteriormente la gravità del reato. Le perquisizioni effettuate presso le abitazioni dei presunti complici hanno consentito di recuperare elementi utili alle indagini, sebbene al momento non siano stati divulgati dettagli specifici.L’attività investigativa si è avvalsa di un approccio multidisciplinare, combinando metodologie tradizionali con tecniche di indagine finanziaria all’avanguardia. In particolare, un ruolo cruciale è stato svolto dall’analisi dei flussi di denaro, tracciati attraverso conti correnti intestati a prestanome, volto a identificare i beneficiari effettivi delle estorsioni e a ricostruire le connessioni tra i diversi membri dell’organizzazione. La verifica dei sistemi di videosorveglianza, integrata con le testimonianze raccolte dai Carabinieri della locale stazione, ha fornito ulteriori elementi probatori, permettendo di identificare i responsabili e di ricostruire la sequenza degli eventi.L’operazione testimonia l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità organizzata e nella tutela dei cittadini, soprattutto dei più vulnerabili, soggetti a pressione estorsiva. Si auspica che le indagini, ora in una fase avanzata, possano portare all’identificazione di ulteriori complici e alla piena ricostruzione della rete criminale, al fine di assicurare alla giustizia tutti i responsabili e di prevenire il ripetersi di episodi analoghi. La vicenda solleva inoltre interrogativi sulla capacità di controllo del territorio e sulla necessità di rafforzare le misure di protezione per le vittime di estorsione.
Estorsione ad Avellino: due arresti e indagini su rete criminale
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