Leonardo Fabbri, astro nascente del getto del peso italiano, si appresta ad affrontare il Golden Gala all’Olimpico con un’attesa carica di aspettative e consapevolezza. Più che una semplice competizione, l’evento rappresenta un banco di prova fondamentale nel suo percorso di crescita atletica, un’occasione per assaporare l’adrenalina della pista e misurare i progressi compiuti.”Il Golden Gala è un’opportunità preziosa, un palcoscenico dove poter testare il lavoro svolto e ritrovare quelle sensazioni uniche che mi hanno contraddistinto lo scorso anno,” ha dichiarato Fabbri durante la conferenza stampa. Tuttavia, l’atleta si dimostra lucido e pragmatico, rifiutando il confronto diretto con la sua performance del 2023. “Paragonare il Leonardo di oggi a quello di un anno fa sarebbe un errore. Nel 2024 ero in un momento di forma eccezionale, un picco che difficilmente si ripete esattamente.”La sua preparazione attuale è incentrata su un lavoro metodico e costante, volto a consolidare le basi e a sviluppare nuove strategie. “Sto investendo energie in un processo di affinamento che richiede tempo e dedizione. Non mi sento ancora pienamente pronto a esprimere il mio potenziale al 100%, ma ho la ferma convinzione di raggiungere il massimo della forma in tempo per le Olimpiadi di Tokyo. Il Golden Gala sarà un utile indicatore del mio stato di avanzamento.”A condividere l’attenzione dei media anche Filippo Tortu, velocista di punta del panorama italiano, desideroso di ritornare a correre i 100 metri all’Olimpico. “È bello tornare qui, questo stadio ha una storia e un’atmosfera che mi motivano,” ha affermato Tortu. L’obiettivo dichiarato è ambizioso: “Vorrei abbattere il muro dei dieci secondi, un traguardo che mi sta molto a cuore e che richiede un impegno costante.” Tortu, tuttavia, non lascia trasparire alcuna pressione, concentrandosi sull’importanza dell’esperienza e sulla necessità di accumulare chilometri.“La mia vera sfida resta la specialità dei 200 metri,” ha concluso Tortu, ribadendo la sua focalizzazione sulla distanza più lunga. “I Mondiali saranno il banco di prova definitivo, lì dovrò dare il massimo.” L’affermazione sottolinea un approccio strategico alla sua carriera, volto a massimizzare il suo rendimento e a competere ai massimi livelli nelle discipline che lo contraddistinguono maggiormente. Entrambi gli atleti, pur con discipline diverse, condividono l’umiltà di chi lavora per migliorarsi costantemente e la passione per uno sport che richiede sacrificio, dedizione e una mentalità orientata al successo.
Fabbri e Tortu all’Olimpico: test importanti verso Parigi
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