Dopo decenni di attesa e complesse vicende amministrative, il progetto filoviario sulla Strada Parco di Pescara è prossimo alla sua realizzazione concreta. L’ottenimento del “nulla osta” tecnico da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSFISA) segna una tappa cruciale, aprendo la strada al pre-esercizio, una fase preliminare essenziale per la verifica operativa del servizio. L’avvio delle prove tecniche, previste a partire dal 7 luglio, permetteranno di valutare il funzionamento del sistema in condizioni reali, anteponendo la sicurezza e l’ottimizzazione del servizio all’immediata apertura al pubblico.Gabriele De Angelis, presidente di Tua, società unica del trasporto abruzzese, ha illustrato il percorso compiuto, sottolineando l’importanza della fase sperimentale con autobus elettrici. Questa esperienza ha consentito di raccogliere dati fondamentali sui flussi di traffico, rivelando un successo inaspettato con oltre cinquemila passeggeri giornalieri. Un dato che conferma l’attrattività e l’efficacia di un modello di mobilità sostenibile e rapida.L’introduzione del filobus comporterà un incremento significativo della frequenza delle corse, con una cadenza di dieci minuti tra Pescara e Montesilvano, migliorando l’accessibilità e la comodità per l’utenza. L’ottenimento del “via libera” dalla Regione Abruzzo, previsto nei prossimi trenta o quaranta giorni, completerà il quadro normativo, consentendo l’apertura ufficiale della tratta filoviaria.Nazario Pagano, segretario regionale di Forza Italia, ha stigmatizzato i ritardi causati da interessi particolari, evidenziando il danno ambientale prodotto nel corso degli anni. Il risultato ottenuto rappresenta un beneficio collettivo, frutto di una collaborazione tra amministrazioni regionali e comunali.Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha enfatizzato il valore storico del momento, definendo l’avvio del pre-esercizio della filovia come il coronamento di un progetto trentennale.La complessa vicenda, caratterizzata da un precedente stop imposto dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) a seguito di un ricorso del Comitato Strada Parco Bene Comune, che sollevava preoccupazioni sulla sicurezza del tracciato, ha messo in luce la necessità di un rigoroso processo di valutazione e di un dialogo costruttivo tra le diverse parti interessate. La successiva conferma della decisione del TAR da parte del Consiglio di Stato, sollecitata da Tua, testimonia l’impegno a garantire la massima sicurezza e l’aderenza agli standard normativi. L’attuale fase rappresenta un punto di svolta, segnando la transizione verso un sistema di mobilità più efficiente, ecologico e al servizio della comunità.