L’ondata estiva, con le sue temperature torride, si rivela una sfida ardua per il comparto cantieristico di Fincantieri ad Ancona. Massimiliano Anastasi, rappresentante sindacale della Fiom e Responsabile Sicurezza Salute (Rls-Rsu), solleva preoccupazioni significative riguardanti le condizioni di lavoro, evidenziando un picco di incidenze legate al caldo che impatta direttamente sulla salute e sulla produttività del personale.La peculiarità delle attività svolte, in gran parte basate su lavorazioni a fiamma per la costruzione di navi in acciaio, aggrava la situazione. L’elevata irradiazione termica, unita all’umidità e alla natura stessa del lavoro – spesso pesante e ripetitivo – genera un ambiente di lavoro particolarmente stressante. La combinazione di questi fattori si traduce in un aumento dei ricoveri in infermeria, prevalentemente dovuti a malori improvvisi e cali di pressione, segnali evidenti di un’affaticamento fisiologico spinto al limite.L’impianto di Ancona, cuore pulsante della cantieristica italiana, impiega un numero considerevole di lavoratori, superando le 4.000 unità, e la complessità delle operazioni richiede un’attenzione scrupolosa alla prevenzione dei rischi. L’allarme lanciato dal rappresentante sindacale non è semplicemente una lamentela, ma un campanello d’allarme che sottolinea la necessità di interventi mirati per tutelare la salute dei lavoratori. Le misure di mitigazione del rischio legate al calore, come l’aumento delle pause, la fornitura di acqua potabile e l’installazione di sistemi di ventilazione, risultano spesso insufficienti a contrastare gli effetti negativi dell’ondata di calore. Si pone quindi la questione della necessità di un’analisi più approfondita delle mansioni, identificando le attività più critiche e implementando strategie operative specifiche, ad esempio, modificando gli orari di lavoro per evitare le ore più calde o adottando nuove tecnologie che riducano l’esposizione al calore diretto.L’episodio mette in luce una problematica più ampia, che riguarda la crescente urgenza di adeguare le normative e le pratiche aziendali alla luce dei cambiamenti climatici. Non si tratta solo di garantire il rispetto delle attuali disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro, ma di anticipare i rischi futuri e di promuovere una cultura della prevenzione basata sulla partecipazione attiva dei lavoratori e sulla collaborazione tra datori di lavoro, sindacati e istituzioni. La salute dei lavoratori, in questo contesto, non è solo un imperativo etico, ma anche un fattore cruciale per la sostenibilità e la competitività dell’intera filiera cantieristica.
Fincantieri Ancona: Ondata di Caldo, Allarme per i Lavoratori
Pubblicato il
