Nel cuore del Parco Regionale di Roccamonfina, tra la rigogliosa natura che abbraccia il borgo di Tora e Piccilli, Forestàte celebra il suo quinto anniversario. La rassegna, frutto dell’ingegno artistico di Antonio Maiorino e Massimo Pastore, si configura non semplicemente come un ciclo di eventi, ma come un vero e proprio motore culturale, un laboratorio pulsante di produzione artistica contemporanea.Forestàte trascende la tradizionale definizione di festival, aspirando a diventare un ecosistema culturale. Un luogo dove la contaminazione tra le arti – teatro, musica, poesia – genera nuove forme espressive, incoraggiando la sperimentazione e la ricerca di linguaggi inediti. L’ambizione è quella di illuminare il borgo, restituendogli un ruolo attivo nel panorama artistico nazionale, rompendo l’isolamento geografico e promuovendo un dialogo fecondo tra tradizione e innovazione.Il riconoscimento del Campania Teatro Festival, che ha incluso Tora e Piccilli tra i siti di riferimento del teatro italiano, testimonia l’importanza e la qualità del progetto Forestàte, consacrandone il valore a livello nazionale. Questa selezione non è un mero atto formale, ma un sigillo di approvazione che riconosce il contributo significativo della rassegna alla vitalità del teatro contemporaneo.L’iniziativa, promossa dall’Associazione Culturale PrimoPiano ETS, beneficia del prezioso sostegno morale del Comune di Tora e Piccilli, dell’Ente Parco Regionale di Roccamonfina e della Comunità Montana Monte Santa Croce, riconoscendone l’impatto positivo sul territorio e la sua capacità di promuovere la cultura e l’identità locale.Il sipario si alza venerdì 20 giugno con “Hotel Rêverie”, una performance teatrale firmata da Antonio Maiorino Marrazzo e Antonio Mormone, preludio a un programma ricco di appuntamenti che promettono di coinvolgere e ispirare il pubblico, offrendo un viaggio emozionale attraverso paesaggi sonori e visivi inediti, un’immersione profonda nell’arte come specchio dell’anima e finestra sul mondo. La rassegna si propone come un invito a riscoprire il potere trasformativo dell’arte, a interrogare la realtà e a celebrare la bellezza che si cela anche nei luoghi più nascosti.