La costa occidentale sarda ha accolto ieri sera l’inizio di un’esperienza musicale carica di significato, con il debutto del “Dalla tua parte Summer Tour 2025” di Francesco Gabbani.
La scelta di Tharros, sito archeologico di Cabras, non è stata casuale: rappresenta un ponte simbolico tra la memoria millenaria della Penisola del Sinis e l’imponenza dell’Arena di Verona, ultima tappa di un percorso artistico che intende celebrare il legame tra musica, territorio e identità.
L’evento, promosso dalla Fondazione Mont’e Prama, si configura come un’iniziativa culturale di ampio respiro, volta a valorizzare il patrimonio storico-archeologico sardo attraverso le arti performative.
Il concerto, protrattosi per due ore, ha offerto un caleidoscopio di emozioni, intrecciando momenti di intensa energia con riflessioni profonde.
L’esibizione, che ha visto Gabbani e la sua band – composta da Lorenzo Bertelloni (piano elettrico), Leonardo Caleo (chitarra), Marco Baruffetti (chitarra), Filippo Gabbani (batteria), Giacomo Spagnoli (basso) e Will Medini (sintetizzatori e tastiere) – ha delineato un percorso narrativo capace di spaziare dal ritmo incalzante di “Magellano/La rete”, “Pachidermi e pappagalli” ed “Eternamente ora”, a momenti di introspezione, come in “Foglie al gelo” e “Così come mi viene”.
La riproposizione in chiave acustica di brani come “Einstein”, “La mira” e “Un sorriso dentro al pianto” ha accentuato l’intimità dell’interpretazione, creando un dialogo quasi palpabile con il pubblico.
Il crescendo finale, con brani iconici come “Frutta malinconia”, “Viceversa”, “Peace and love” e “Viva la vita”, ha culminato in un’esplosione di gioia collettiva, sigillata dal bis che ha visto l’interpretazione di “Pensieri”, “Amen” e l’indimenticabile “Occidentali’s Karma”.
Gabbani, vincitore di Sanremo e prossimo giudice di X Factor, ha espresso un profondo senso di gratitudine per la possibilità di ritornare a condividere il palcoscenico con il suo pubblico, sottolineando l’unicità dell’interazione emotiva che si crea durante i concerti.
L’ambientazione suggestiva di Tharros, avvolto nella storia e baciato dalla brezza marina, ha amplificato ulteriormente l’esperienza sensoriale, creando una commistione di suoni, immagini e sensazioni che difficilmente si dimenticheranno.
“Spero che la musica si sia fusa con la magia di questo luogo straordinario, regalando emozioni condivise,” ha dichiarato l’artista.
L’iniziativa della Fondazione Mont’e Prama si configura come un ponte tra le diverse forme d’espressione artistica e intellettuale, un laboratorio culturale che intende promuovere la conoscenza del territorio attraverso un linguaggio accessibile e coinvolgente.
Il programma estivo proseguirà oggi con l’apertura ufficiale del Festival Letterario dell’Archeologia, con un ricco panel di autori e un’esibizione di musicisti tradizionali, i Tenores di Neoneli e l’Orchestra Popolare Sarda, con il progetto “Omines Ammentos”, testimonianza della ricchezza e della vitalità della cultura sarda.
Un evento che si preannuncia come un appuntamento imprescindibile per chi desidera immergersi nella storia, nella bellezza e nella poesia dell’isola.