La stagione 2025-2026 di Galleria Toledo, Teatro Stabile d’Innovazione sotto la direzione artistica di Laura Angiulli, si configura come un vibrante crocevia di sperimentazione, ricerca e dialogo intergenerazionale, declinando un’offerta di 35 spettacoli che ambiscono a rileggere il canone e a coltivare nuove forme espressive.
Il programma si articola attorno a tre assi portanti: il Cantiere under 35, fucina di talenti emergenti curato da Giulia C.
Renzi; il Progetto Beckett, un’indagine approfondita sull’opera del drammaturgo irlandese, orchestrato da Laura Angiulli e Gabriele Frasca; e infine, l’Osservatorio Bardefè, un laboratorio di pensiero e performance che esplora le dinamiche del reale, sotto la curatela di Lorenza Pensato, Giulia C.
Renzi e Marco Mario de Notaris.
L’apertura della stagione, il 26 settembre 2025, sarà affidata a *C’era una volta un fiume*, un dramma di Alina Narciso con Alessandra Borgia che, in un gesto poetico, indaga le ferite del territorio e la memoria collettiva.
A seguire, il lavoro di Lorenzo Balducci *Salvami, mostro* propone un’immersione nel profondo dell’animo umano, mentre, nell’ambito dell’Osservatorio Bardefè, Marco Mario de Notaris offre una riflessione pungente con *La favola della pace*.
Il calendario si dirama in un percorso che intreccia classici riletti in chiave contemporanea e nuove creazioni originali.
A novembre, *Suonala ancora Sam!* di Marco Isidori, attinge a Beckett, mentre *Middlesex*, produzione Motus 2015, offre un’esplorazione audace delle identità fluide.
A dicembre, *Soprattutto l’anguria* di Armando Pirozzi e *Beati Voi che pensate al successo noi soli pensiamo alla morte e al sesso*, prodotto dal Gruppo della Creta / Fattore K, offrono spunti di riflessione sulla vanità e la precarietà dell’esistenza.
Galleria Toledo sigla tre produzioni significative: un nuovo sguardo su *Aspettando Godot* di Beckett, il ritorno di *La Tempesta* shakespeariana con la regia di Laura Angiulli e le interpretazioni di Paolo Aguzzi, Alessandra D’Elia e Gennaro Di Colandrea, e *Lessico Napoletano*, un’immersione nella ricchezza linguistica e culturale del territorio.
La presenza di Rosario Squillace nelle scenografie e di Cesare Accetta nel disegno luci contribuisce a definire l’identità visiva di queste opere.
Marco Cavalcoli porta in scena *Fanny e Alexander*, mentre *Him* di Chiara Lagani propone un’intensa narrazione intima.
Elena Bucci, ad aprile, interpreta Eleonora Duse in *Non sentire il male*, un omaggio alla figura dell’attrice e alle sue fragilità.
Il programma accoglie anche titoli di notevole spessore come *Elogio della vita a rovescio*, ispirato all’opera di Han Kang e guidato dalla regia di Daria Deflorian, *Caccia ‘l Drago* con Daniele Timpano, e una rilettura di *Edipo Re* a cura di Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti.
Il Cantiere under 35, a maggio, introduce *L’idiota: circo di voci per attore solo* di Valerio Pietrovita, un’opera prodotta in collaborazione con Galleria Toledo Produzione, Archètipo| Teatro comunale di Antella e Le belle bandiere.
La galleria conferma il suo impegno costante verso la formazione, dedicando progetti e attività per studenti delle scuole superiori e delle università campane, consolidando il suo ruolo di polo culturale dinamico e inclusivo.
Il programma complessivo testimonia una visione teatrale che guarda al futuro, valorizzando le nuove generazioni e stimolando il dialogo tra diverse forme d’arte, in un percorso di continua ricerca e innovazione.