Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha innescato una fase cruciale per la governance del Mare Adriatico Settentrionale, delineando le modalità per la successione alla presidenza dell’Autorità di Sistema Portuale (Adsp).
L’iniziativa si configura come un passaggio determinante per la riorganizzazione e l’ottimizzazione delle dinamiche portuali che interessano un’area strategica per l’economia nazionale, comprendendo gli scali di Venezia e Chioggia, nodi cruciali per il trasporto merci e passeggeri.
La decisione, formalizzata attraverso una comunicazione ufficiale indirizzata al Presidente della Regione Veneto, vede la proposta di designazione di Matteo Gasparato per la carica di presidente.
Questa scelta non è un mero atto formale, ma riflette un’analisi approfondita delle competenze e della visione strategica necessarie per affrontare le sfide complesse che caratterizzano il contesto portuale attuale.
La procedura, come previsto dalla normativa vigente, prevede ora una fase di consultazione con la Regione Veneto, la quale è chiamata a esprimere un parere vincolante sulla proposta ministeriale.
Questo passaggio rafforza il principio di sussidiarietà e promuove una governance condivisa, coinvolgendo attivamente le istituzioni locali nella definizione delle politiche portuali.
Il parere regionale, una volta acquisito, sarà sottoposto all’esame delle Commissioni parlamentari competenti, che ne valuteranno la conformità con gli interessi nazionali e l’efficacia delle misure proposte.
Parallelamente alla nomina, con un atto distinte, Gasparato assume la carica di Commissario Straordinario dell’Autorità Portuale, a partire dall’11 luglio 2025.
Tale incarico, conferito in un contesto di transizione e in attesa del pieno funzionamento degli organi di vertice, gli attribuisce poteri speciali per garantire la continuità operativa e l’attuazione di interventi urgenti.
La figura del Commissario Straordinario si pone, in questo senso, come elemento di garanzia e acceleratore delle decisioni, volto a superare eventuali rallentamenti procedurali e a rispondere tempestivamente alle esigenze del sistema portuale.
L’intera procedura si inquadra in un quadro di riforme più ampie volte a modernizzare la governance dei porti italiani, ottimizzando i processi decisionali, migliorando l’efficienza operativa e promuovendo lo sviluppo sostenibile delle aree portuali.
La scelta di Gasparato e la successiva nomina a Commissario Straordinario segnano, quindi, un passo significativo in questa direzione, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo strategico del Mare Adriatico Settentrionale nel contesto nazionale ed europeo.
Il futuro sviluppo dell’area portuale dipenderà dalla capacità di integrare efficacemente le competenze e le risorse disponibili, in un’ottica di collaborazione tra istituzioni, operatori economici e comunità locali.