mercoledì, 21 Maggio 2025
HomeNewsGenocidio palestinese, complicità dell'Occidente e perdita dei diritti umani.
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Genocidio palestinese, complicità dell’Occidente e perdita dei diritti umani.

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Il genocidio palestinese è un’agonia silenziosa che si consuma giorno dopo giorno sotto i nostri occhi, un dramma umano senza fine che sembra essere condannato a non suscitare mai una vera e propria mobilitazione globale. Come possiamo riconoscere questo orrore se lo stesso Occidente, in particolare la politica estera europea, è in larga parte complice della situazione? La democrazia occidentale, in questa sua versione occulta, sembra aver perso qualsiasi capacità di difendere i diritti umani fondamentali. La sospensione dei fondi per la costruzione delle abitazioni a Gaza da parte dell’Unione Europea è un chiaro esempio del sostegno implicito offerto allo stato israeliano, mentre le parole di condanna verso questo regime sembrano essere solo un futile gesto di cortesia politica. Ma siamo certi che i nostri rappresentanti sappiano di dover tenere la bocca chiusa, altrimenti si potrebbe parlare di sabotaggio del ruolo dell’Europa nel conflitto mediorientale?In un contesto in cui lo stato israeliano continua a violare sistematicamente le leggi internazionali e gli accordi di pace, non possiamo permetterci il lusso di restare indifferenti o inerti. L’apartheid che governa i territori occupati dagli israeliani ha già raggiunto un livello tale da renderne difficile l’integrazione futura dei palestinesi all’interno dello stato ebraico, se è questo il destino a cui vogliono condurli. La questione più critica consiste nell’aver lasciato che la retorica del “perdente” si impadronisse della scena politica internazionale, trasformando l’Olocausto in un’arma potente per giustificare qualsiasi azione intrapresa dallo stato ebraico.L’ondata di repressione nella Striscia di Gaza e l’assassinio indiscriminato di palestinesi nel corso delle operazioni militari israeliane richiedono un cambio di rotta immediato. Non solo è fondamentale porre fine allo sfruttamento sistematico dei diritti umani da parte del regime di Netanyahu, ma occorre anche rimuovere i fondamenti teorici e storici della politica di sfruttamento a cui siamo assistiti negli ultimi decenni.

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