29 aprile 2025 – 16:03
Il processo contro Ahmed Mustak, accusato dell’omicidio della moglie Sharmin Sultana a Genova, si è concluso con una richiesta di condanna a 24 anni del pubblico ministero Marcello Maresca. L’uomo, 44 anni, ha fatto dichiarazioni spontanee nonostante avesse già risposto all’esame precedente e ha ribadito la sua versione degli eventi: la moglie lo aveva aggredito e lui l’aveva fatta cadere per difesa. Tuttavia, le sue dichiarazioni sono state contestate dall’accusa che sostiene che sia stato un omicidio volontario.La scena descritta da Mustak si è svolta la sera del 5 maggio 2023, e l’uomo ha raccontato di aver preparato delle uova e il riso per i figli in camera mentre la moglie era a terra. Il pubblico ministero ha richiesto l’assoluzione dal reato di maltrattamenti in famiglia perché non è stata raggiunta la prova che ci fosse.Il processo è stato seguito da un’inchiesta giornalistica, che ha evidenziato il grave contesto di violenza domestica e le conseguenze per i bambini coinvolti. Il caso ha suscitato scalpore nella società italiana e ha portato a una riflessione sulla protezione delle vittime di violenza domestica.L’avvocata Vittoria Garbarini, difensore di Mustak, ha dichiarato che il cliente si è comportato in modo corretto e che la moglie lo aveva aggredito. Tuttavia, le accuse del pubblico ministero sono state confermate da diversi elementi, tra cui l’analisi delle prove tecniche e gli esiti degli accertamenti.Il processo ha messo in evidenza la necessità di una maggiore attenzione alla protezione delle vittime di violenza domestica e della famiglia. È stato richiesto un rafforzamento dei servizi di supporto alle donne vittime di abuso, per favorire il loro recupero e offrire loro un sostegno più efficace.La sentenza è stata emessa il 20 maggio 2023, con la condanna a 24 anni di Ahmed Mustak per l’omicidio della moglie Sharmin Sultana. La decisione è stata accolta da una grande reazione pubblica e ha portato a un dibattito sulla legge sul femminicidio, approvata nel 2023 per proteggere le donne vittime di abusi.Il caso Mustak-Sultana è stato seguito da un’ampia analisi giuridica e sociologica, che ha messo in evidenza la necessità di una maggiore consapevolezza della violenza domestica e delle conseguenze per i bambini coinvolti.
