La recente escalation di tensioni politiche, riversata sui media, che circonda la concessione Spinelli-Hapag Lloyd nel Porto di Genova, desta profonda preoccupazione e impone una riflessione seria e urgente. Al di là delle logiche di appartenenza e delle dinamiche di potere, emerge una questione di primaria importanza: la salvaguardia del tessuto socio-economico che ruota attorno a questo cruciale terminal portuale, un ecosistema complesso fatto di persone, famiglie e un indotto che si estende ben oltre i confini dello scalo.Non si tratta di meri numeri da manipolare o indicatori statistici da interpretare a convenienza. Dietro ogni cifra si celano storie di persone, padri e madri che, con la fatica quotidiana e la professionalità acquisita, contribuiscono in maniera sostanziale alla prosperità del Porto di Genova, pilastro strategico per l’intera regione e per l’economia nazionale. La loro competenza e il loro impegno sono il cuore pulsante di un sistema logistico vitale per il commercio internazionale e per la competitività del Paese.Le speculazioni politiche e le accuse reciproche, alimentate da logiche di breve termine e da interessi particolari, rischiano di destabilizzare un equilibrio fragile e di mettere a repentaglio il futuro di centinaia di famiglie. Non possiamo permettere che la contesa ideologica o le rivalità personali offuschino la gravità della situazione e che il destino dei lavoratori venga sacrificato sull’altare di ambizioni politiche.È imperativo che tutte le parti coinvolte – istituzioni, rappresentanti politici, Autorità di Sistema Portuale, operatori economici – abbandonino immediatamente le posizioni contrapposte e si concentrino sulla ricerca di soluzioni concrete e durature. Si rende necessario, con la massima urgenza, la creazione di un tavolo di confronto permanente, caratterizzato da un’agenda univoca e ineludibile: la tutela e il rafforzamento dei livelli occupazionali, con un’attenzione particolare alle competenze e alla valorizzazione del capitale umano.Le proroghe concesse, votate all’unanimità dalla Commissione Consultiva Portuale, devono essere utilizzate non come pretesto per dilazioni burocratiche, ma come opportunità per elaborare strategie innovative e per garantire una transizione equa per i lavoratori e le loro famiglie. Si tratta di un imperativo morale ed economico, un dovere nei confronti di chi, quotidianamente, contribuisce alla ricchezza del Paese.Le organizzazioni sindacali, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, ribadiscono la loro ferma volontà di sostenere i lavoratori e le loro famiglie, non lasciandoli soli in questo momento di incertezza e di accuse infondate. Siamo pronti ad attivare ogni strumento a disposizione, inclusa la mobilitazione, per difendere i diritti acquisiti e per garantire un futuro dignitoso a tutti coloro che operano nel Genoa Port Terminal e nel suo indotto logistico. La trasparenza, la responsabilità e la lungimiranza devono guidare ogni azione, ponendo al centro l’interesse primario dei lavoratori e il benessere della comunità.
Genova, Spinelli-Hapag Lloyd: Salvaguardare il Porto e i Lavoratori.
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