Un’analisi recente condotta da Swg e diffusa dall’ANSA rivela un panorama complesso dell’opinione pubblica nei confronti dei governatori regionali italiani, evidenziando figure di spicco e dinamiche di apprezzamento in evoluzione. Al vertice di questa classifica spicca la figura di Luca Zaia, presidente del Veneto, che si conferma il leader indiscusso per consenso popolare, raggiungendo un impressionante 70% di gradimento. A stretto seguito, Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli-Venezia Giulia, ottiene un solido 64%, dimostrando una forte capacità di legame con la sua comunità.L’ingresso di Stefania Proietti, governatrice dell’Umbria, nella compagine dei governatori più apprezzati, con un 53% di consenso, suggerisce una crescente fiducia verso la sua leadership, probabilmente legata a iniziative mirate o a una percezione di rinnovamento. Roberto Occhiuto, presidente della Calabria, e Vincenzo De Luca, governatore della Campania, condividono il quarto posto con il 52% di gradimento, pur evidenziando traiettorie differenti. Quest’ultimo, in particolare, registra un lieve calo di 4 punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente, elemento che invita a un’attenta riflessione sulle possibili cause di questo lieve declino.L’incidenza di governatori al secondo mandato – Zaia, De Luca e Fedriga – all’interno dei primi cinque posizioni, solleva interrogativi significativi sulla stabilità politica regionale e sulla potenziale influenza dell’esperienza amministrativa sul consenso popolare. Le regole elettorali attuali, che impediscono la ricandidatura per il successivo ciclo, introducono una dimensione temporale cruciale, implicando una possibile transizione di leadership nelle regioni interessate. L’analisi del consenso, in questo contesto, si rivela uno strumento prezioso non solo per valutare la performance amministrativa, ma anche per comprendere le dinamiche di successione e le aspettative dei cittadini in vista del futuro politico regionale. La ricerca Swg, pertanto, non si limita a una fotografia momentanea, ma offre spunti per un’interpretazione più ampia delle tendenze e dei cambiamenti in atto nel panorama politico italiano.