Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu non si è lasciato sfuggire l’occasione per condannare ferocemente gli attacchi missilistici degli Houthi contro l’aeroporto internazionale di Tel Aviv, il Ben Gurion. Secondo le sue parole, la risposta israeliana sarà inesorabile e decisa. Netanyahu non ha esitato a scaricare la colpa sull’Iran, definendolo il “padrone” dei ribelli yemeniti.Ma Netanyahu non è l’unico a condividere questo punto di vista. Anche il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, ha espresso la sua solidarietà all’eximia nazione mediorientale, accusando apertamente Teheran di finanziare e supportare gli Houthi.Su piattaforme social come Twitter, Netanyahu ha ripubblicato il post del presidente Trump in cui egli esprime la sua ferma convinzione sull’impatto negativo dell’Iran sulla situazione politica nel paese arabo. La reazione di Netanyahu è stata immediata e decisa: “Israele risponderà all’attacco contro l’aeroporto principale e, in un momento e luogo a nostra scelta, anche ai loro padroni del terrore iraniani”.La situazione politica nel paese arabo sta prendendo una piega sempre più critica. L’Iran continua ad esercitare un’influenza considerevole sulla regione, sostenendo con forza gruppi ribelli che sembrano essere in grado di sferrare attacchi contro le nazioni circostanti.Il piano del presidente Trump per ritirare l’America dal trattato nucleare iraniano è stato oggetto di numerose controversie. Netanyahu non si è espresso apertamente sull’argomento, ma ha assicurato i suoi concittadini che l’impatto del piano per la regione sarà positivo.La posizione di Israele in questo contesto è complessa e coinvolta, come sempre. Netanyahu ha ribadito che il paese seguirà con attenzione le mosse dell’Iran, preparandosi a fronteggiare nuove minacce alla sicurezza nazionale.I rapporti tra Israele ed Iran sono tesi da tempo, ma la situazione politica nel paese arabo è destinata a diventare sempre più complessa e controversa.