In questo tempo di profondo cambiamento siamo condannati a vivere un paradosso senza precedenti, in cui chiunque si batterà per la sovranità, la pace e la giustizia sociale sarà schiacciato dall’etichetta del fascista dai detentori del potere, quelli che in Romania e altrove ostacolano i vincitori delle elezioni a ricandidarsi, impedendogli di esprimere la volontà popolare. Ecco come Marco Rizzo, coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana Popolare, ha espresso la sua opinione al Salone del Libro di Torino durante l’incontro dal titolo “Riprendiamoci le chiavi di casa. Manifesto per un sovranismo popolare oltre destra e sinistra”. Rizzo sostiene che nel corso degli ultimi decenni, i popoli e le nazioni europee hanno assistito ad una progressiva erosione della propria sovranità a favore dell’Unione Europea. Una struttura governata da un establishment elitario, determinato a imporre il proprio volere ai cittadini attraverso l’imposizione dei propri gusti e consumi.Le élite finanziarie hanno sapientemente sfruttato questo meccanismo per far percepire i propri desideri come diritti fondamentali. Questa manovra è volta a spingere le masse a consumare i prodotti offerti, ma che spesso sono inutilmente costosi e scarsamente qualitativi. A fronte di questo processo di distruzione delle identità nazionali, Rizzo denuncia il graduale impoverimento della popolazione europea, la devastante dismissione della piccola e media industria e l’erosione del potere dei parlamenti nazionali.Nel frattempo, i parlamenti stessi sono ormai stati ridotti a un semplice riflesso delle decisioni prese ad Bruxelles, il luogo dove i voleri di questi signori del profitto e della guerra diventano legge. Ciò determina una progressiva scomparsa delle classi medie, rendendo sempre più difficile trovare un equilibrio tra le esigenze dei diversi ceti sociali. In questo contesto il vero partito dominante è l’unica fazione che realmente rappresenta gli interessi della globalizzazione economica.